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Incidenti sul lavoro, protesta Cisl in Toscana

Il sindacato minaccia di interrompere le relazioni istituzionali se non sarà subito sottoscritto il protocollo regionale sulla sicurezza

di Giampaolo Cerri

Dopo i due incidenti sul lavoro che ieri hanno provocato la morte di due persone in Toscana, la Cisl regionale minaccia la rattura delle relazion istituzionali.
In particolare, se entro i prossimi giorni non si sbloccherà lo stallo delle trattative per la sottoscrizione del Protocollo regionale su salute e sicurezza sul lavoro, il sindacato di Pezzotta è pronto ad interrompere per protesta le normali relazioni con istituzioni e controparti sociali.
La ferma presa di posizione del sindacato arriva dopo i due incidenti mortali avvenuti ieri in Toscana. “Da quasi un anno stiamo discutendo di questo protocollo – dice il segretario generale della Cisl toscana, Gianni Salvadori – e ancora non è stato possibile arrivare alla sua sottoscrizione. E nel frattempo i lavoratori continuano a morire, a subire gravi infortuni, ad ammalarsi di malattie professionali. Non siamo più disposti a stare a guardare. Le morti sul lavoro non sono inevitabili”.
Secondo Salvadori “non sarà la firma di un protocollo a eliminare completamente il rischio”, ma per fermarle è indispensabile che tutti i soggetti in campo, “dalla Giunta Regionale, alle Asl, agli imprenditori, ai sindacati, assumano un impegno forte e abbiano la coerenza di rispettare questa responsabilità. Per questo dopo lo sciopero generale del novembre scorso ci siamo impegnati per definire, in questo nuovo Protocollo, tutte le azioni necessarie per combattere la piaga del lavoro insicuro e nocivo. Ora la Cisl dice basta. Se non ci saranno risposte rapide – conclude il segretario regionale della Cisl Toscana – su questo fronte, saranno inevitabilmente a rischio di rottura anche i rapporti tra le parti. Per questo chiediamo alla Giunta regionale di farsi carico di convocare immediatamente un incontro con tutte le parti sociali per definire questo accordo”.

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