Welfare

Incidenti sul lavoro: Anmil critica il sindacato

Così Pietro Mercandelli: Politici e sindacati dicono «inutili parole di cordoglio e beffarde buone intenzioni»

di Redazione

?Quella di Mineo è la quinta grande tragedia sul lavoro nell?arco di un anno e mezzo, un altro episodio che richiamerà l?attenzione della politica e del mondo dell?informazione, ma al quale non faranno seguito azioni concrete? commenta Pietro Mercandelli, Presidente dell?Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi del lavoro (ANMIL), in riferimento alla morte dei sei operai in provincia di Catania e aggiunge ?ma i morti di oggi sono addirittura otto?.
?A novembre del 2006 ? ricorda Mercandelli – 4 lavoratori morti a Campello sul Clitumno nell?esplosione della Umbria olii, a luglio del 2007, 5 morti per un?esplosione nello stabilimento Molino Cordero di Fossano (CN), a dicembre del 2007, 7 morti alla ThyssenKrupp di Torino e poi i 5 morti di Molfetta con una modalità tragicamente analoga a quella di Mineo. E inoltre, anche oggi, come tutti i giorni, un lento ma inesorabile stillicidio di morti sul lavoro con un operaio travolto da un camion pirata sulla A1, all?altezza di Moden e, un agricoltore schiacciato dal suo trattore in provincia di Alessandria?.
?Tutto questo ? sottolinea il Presidente dell?ANMIL ? mentre da parte delle forze politiche e sociali, dai partiti ai sindacati alle organizzazioni imprenditoriali, vengono spese le consuete ed inutili parole di cordoglio e manifestate inutili e beffarde buone intenzioni?.
?Ancora una volta tutti spendono parole di esecrazione e di condanna ? denuncia Mercandelli ? ma il sindacato che puntualmente ad ogni tragedia chiede interventi esemplari, non c?è sui posti di lavoro? E gli imprenditori che tendono sempre a minimizzare la tragedia dei morti e degli infortuni sul lavoro e chiedono in continuazione interventi sul costo del lavoro, ma in questi casi mettono la testa sotto la sabbia aspettando che passi la bufera, dove sono??.
?Il Ministro Sacconi ? conclude il Presidente dell?ANMIL ? ha annunciato l?urgente convocazione delle parti sociali, quelle stesse che si indignano o si assentano, ma che da decenni sfuggono alle rispettive responsabilità: nel frattempo, noi vittime del lavoro, ci chiediamo fino a quando dovremo ancora sopportare questa indegna rappresentazione teatrale e quante stelle al merito dovrà ancora consegnare il Presidente Napolitano prima che la sua Italia assuma un pieno senso di responsabilità da Lui più volte chiesto??.

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