Famiglia

Incidenti stradali, la strage dei bambini

Ogni anno in Europa perdono la vita 5mila giovanissimi

di Riccardo Bianchi

In Italia, nel solo 2006, 5.669 persone hanno perso la vita durante uno dei 238.124 incidenti stradali registrati, e 332.955 sono rimaste ferite. Sono i dati riportati da Aci in occasione della Giornata europea della sicurezza stradale. A farne le spese sono anche i più piccoli. Secondo le statistiche  della Comunità europea, ogni anno circa 12.000 minorenni muoiono sulle strada del continente, 5.000 dei quali bambini. In Europa la prima causa di morte per i ragazzi fra i 5 e i 14 anni sono proprio gli incidenti stradali.
 
Una tragedia che ha spinto il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi, a chiedere una maggiore attività di formazione, unita a controlli più incisivi da parte delle forze dell’ordine. Inoltre Gelpi, ha auspicato che si possa arrivare ad avere un «Codice della Strada europeo unico per tutti i conducenti dell’Unione». Un modo per rendere omogenee le regole, la segnaletica e le sanzioni, «con gli stessi criteri di applicazione e di riscossione».
 
A parte il dato positivo del calo costante dei decessi, -19,7% rilevato sulla media nazionale dal 2001 al 2006 e -6,9% nel primo semestre del 2008 secondo la polizia stradale e i carabinieri, il numero dei morti rimane molto alto, soprattutto in alcune province. Perché, nonostante le statistiche dicano che Roma e Milano sono quelle con più incidenti mortali, rispettivamente 374 e 268, il tasso medio di morti in scontri stradali sul numero di incidenti vede i capoluoghi più grandi in fondo alla classifica. Vincono, a sorpresa Medio Campidano, con un tasso di mortalità del 95,24per mille, seguito da Potenza (90,23) e Crotone (81,48). Si muore di meno a Genova, con il 7,9, Pistoia con il 9,20 e Milano, con il 10,48.
 
Per quanto riguarda gli incidenti rispetto alla popolazione, vince la maglia nera Rimini, con 8,79 sinistri ogni 1000 abitanti, seguita da Ravenna con 7,73 e Firenze con 7,27. Le più sicure, invece, sono proprio Medio Campidano, con 1,01, Potenza, 1,03, e Avellino, 1,33. Ciò indica che i pochi incidenti nella provincia sarda e in quella lucana sono stati mortali. La causa maggiore alla base dei sinistri è la guida distratta (46.190 casi). Solo 4.246 per guida in stato di ebrezza.


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