Sostenibilità
Incidenti stradali: Aci, in calo ma…
Gli incidenti stradali sono in calo ma l'obiettivo europeo di ridurre la mortalita' del 50% nel 2010 e' ancora lontano.
di Redazione
Gli incidenti stradali sono in calo ma l’obiettivo europeo di ridurre la mortalita’ del 50% nel 2010 e’ ancora lontano. Secondo i dati Aci-Istat, nel 2005 gli incidenti stradali sono stati 225.078, con una leggera flessione (-1,8%) rispetto all’anno precedente; i morti 5.426 (-4,7%), i feriti 313.754 (-2,7%). Nonostante il sensibile miglioramento, il bilancio resta pesante: 617 incidenti nel ”giorno medio”, con 15 morti e 860 feriti. Per raggiungere il risultato che si e’ prefisso la Ue, l’Italia non dovrebbe superare i 3.100 morti annui, cio’ equivale ad una riduzione ogni anno di circa il 9%. In particolare, luglio e’ il mese in cui si muore di piu’ (19 morti al giorno); domenica il giorno nero, con 1.014 decessi (19% del totale); tra le 14 e le 17 l’orario piu’ a rischio, anche se di notte (tra la mezzanotte e le 6 del mattino) si registra il maggior numero dei decessi. Il maggior numero di incidenti (151.349, il 67,2% del totale, con il 31,4% dei morti) si verifica sulle strade urbane. Sulle autostrade, invece, gli incidenti sono 14.006 (6,2%), con il 10,2% dei morti. Tra gli incidenti tra due o piu’ veicoli, la tipologia piu’ diffusa e’ lo scontro frontale-laterale: 106.292 casi, con 1.702 morti e 147.227 feriti. Segue il tamponamento: 42.435 sinistri, con 526 morti e 67.712 persone ferite. Tra gli incidenti a veicoli isolati, il piu’ frequente e’ la fuoriuscita o sbandamento del veicolo: 21.637 incidenti, con 1.061 morti e 27.191 feriti. Mancato rispetto della segnaletica (56.348 incidenti; 14,4% del totale), guida distratta o andamento indeciso (43.949; 11,2%), velocita’ non adeguata (35.539; 9,1%) e mancato rispetto della distanza di sicurezza (30.680; 7,9%) sono le cause principali dei sinistri sulle strade.
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