Sostenibilità

Incendi: la Cassazione ribadisce l’inedificabilità assoluta

I terreni bruciati restano vincolati al divieto di edificabilità per almeno 10 anni, anche se vigono differenti norme regionali

di Benedetta Verrini

Inedificabilità assoluta per i terreni colpiti da incendi. Lo ha stabilito la Suprema Corte di Cassazione, con una sentenza (27799/2003) in cui si sottolinea che i terreni boschivi che sono stati colpiti da incendi non sono edificabili per almeno dieci anni, anche se alla norma che lo prevede non sia stata data attuazione attraverso la previsione di un apposito catasto.
La norma presa a riferimento dalla Quinta Sezione Penale, che ha emesso la sentenza, è la legge n.353 del 2000. Si tratta, ha spiegato la Suprema Corte, di una norma eccezionale – voluta dal legislatore per prevenire l’attività di piromani, spinti alla distruzione dei boschi, per sfruttare nuovi terreni a fini edilizi – che, per la sua peculiare caratteristica di eccezionalità prevale sulle norme preesistenti nazionali e regionali, e produce delle conseguenze immediate anche sui terreni già colpiti da incendio.

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