Lo chiameremo Andrea perché lui, precario a 48 anni, teme ripercussioni. «Sono arrivato a Milano dalla Sicilia sette anni fa, lì mi ero laureato e specializzato. Da allora alcuni incarichi libero professionali, poi contratti a tempo determinato della durata di dodici mesi».
Vita: E ora che prospettive di inserimento ha?
Andrea: Purtroppo nulle. Le deroghe al blocco delle assunzioni sono funzionali alle protezioni politiche e io sono figlio di nessuno.
Vita: Come si è creata questa situazione, secondo lei?
Andrea: C?è troppa offerta di medici e manca del tutto una pianificazione sanitaria seria.
Vita: L?ordine professionale non l?ha aiutata?
Andrea: Ogni tanto l?Ordine lancia delle grida di dolore, ma nulla di più.
Vita: Quanto guadagna oggi?
Andrea: 2.200 euro al mese.
Vita: Non ha mai pensato di cambiare città?
Andrea: E dove vado? Lavoro sei mesi e dopo? Faccio il rom laureato?
Vita: Come mai nessuno è in grado di fornire i numeri esatti di questo fenomeno?
Andrea: Perché nessuno ha il coraggio di sollevare il coperchio.
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