Inail: + 3,4% gli infortuni mortali nel 2001

Nel 2001 si sono verificati in Italia 998.000 infortuni di cui oltre 1.000 mortali (+3,4%) con un costo per la collettività pari a 28 miliardi di euro.

E’ quanto emerge dai dati presentati questa mattina dall’Inail in occasione della ‘VII giornata internazionale dedicata alle vittime del lavoro’.

In termini assoluti si registra una crescita complessiva degli infortuni rispetto al 2000 di circa 9.000 unità pari ad un +0,9%. Ma in termini relativi la tendenza complessiva del fenomeno si mantiene al ribasso. Infatti considerando il dato dell’occupazione, in crescita del 2,1%, si registra una riduzione dell’indice degli infortuni pari al 3,2%.

Quest’anno la giornata internazionale in memoria dei lavoratori morti o feriti sui luoghi di lavoro è stata dedicata ai lavoratori dei servizi di emergenza che, nel 2001, hanno subito, in italia, 19.000 infortuni tra gli addetti alle emergenze.

Inversione di tendenza per il nuovo anno. I primi dati relativi a gennaio 2002 parlano di una riduzione del 2,4% rispetto lo stesso mese del 2001. E questo mentre si registra un aumento dell’occupazione dell’1,7%.

Nei settori dell’industria, commercio e servizi si segnala per l’anno 2001 un incremento dell’1,5% degli infortuni e del 5,2% per i casi mortali.

L’indice di incidenza fa segnare una riduzione complessiva del 2,4% passato dal valore 4,51 del 2000 al valore 4,40 del 2001. In agricoltura si registra, per l’anno 2001, una riduzione del 5,1% degli infortuni ed una ancora più consistente (-9,1%) per i casi mortali.

L’indice di incidenza passa da 8,37 per 100 occupati del 2000 a 7,47 del 2001, registrando una diminuzione superiore al 10%. Il lieve incremento registrato a livello nazionale (+0,9%) per l’anno 2001 appare generalizzato su tutte le grandi ripartizioni geografiche con una accentuazione maggiore nelle isole (+2%) e nel nord-ovest (+1,6%).