Welfare

«Inadeguata la struttura di accoglienza di Mineo»

Lo sostiene il presidente del Centro Astalli dopo i disordini di oggi

di Redazione

«Condanniamo qualsiasi forma di protesta attuata con metodi violenti ma ribadiamo che la struttura di Mineo non è adeguata all’accoglienza dei richiedenti asilo e non permette loro di portare avanti percorsi di integrazione né di ricevere servizi di assistenza adeguati». Lo afferma Padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, commentando i disordini di oggi a Mineo, dove da questa mattina oltre 300 immigrati ospiti nel “Cara” stanno bloccando la strada statale Catania-Gela chiedendo di essere riconosciuti come rifugiati.

«All’interno del Centro che attualmente accoglie circa duemila persone», riferisce Padre La Manna in una nota, «la protesta era già esplosa durante la notte quando strutture e mezzi sono stati danneggiati e dati alle fiamme». E aggiunge: «Anche chi ha ottenuto il diniego della protezione internazionale deve vedersi garantito il diritto di presentare ricorso, cosa che all’interno del centro risulta di difficile attuazione. Tutto questo era già stato più volte segnalato dagli enti di tutela che hanno dichiarato i limiti della struttura già da quando si stava procedendo ai primi trasferimenti». Il Centro Astalli auspica, quindi, che «realtà come quella di Mineo non vengano più riproposte e che si garantiscano condizioni dignitose di accoglienza in strutture più idonee, soprattutto per le persone particolarmente vulnerabili».

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