Salute

In vaso o sullo schermo, le gardenie sono dalla parte delle donne

di Noria Nalli

Vorrei trovare un modo un po’ diverso di parlare della festa della donna e della vendita delle gardenie, che l’Aism conduce nelle piazze italiane. L’elegante fiore, scelto per la raccolta fondi, mi fa pensare a “Blue gardenia” un film del 1953 con Anne Baxter e Raymond Burr, diretto da Friz Lang. La pellicola è un noir molto originale, che analizza molto bene il potere di giornali e tv nello stravolgere i fatti e veicolare il giudizio dell’opinione pubblica negli episodi di cronaca. Anne Baxter rischia per questo, di essere accusata ingiustamente di omicidio. A sessant’anni di distanza, le riflessioni di Lang sono più che valide.  Spesso noi giornalisti e i conduttori dei programmi di intrattenimento siamo impietosi. Molte volte le vittime sacrificali di questo sciacallaggio mediatico sono proprio le donne, sia che subiscano violenze sia che siano loro le colpevoli. Noi donne siamo sempre esaminate con pregiudizio. Le nostre vite vengono ogni volta buttate in pasto ad un pubblico inclemente. Mi è difficile pensare ad un mondo in chi la donna venga rispettata. La strada da fare è ancora tantissima. Vi invito ad iniziare almeno il cammino, con delle gardenie. Quelle blu del film, che si può trovare in dvd e quelle fresche e profumate dell’Aism, da acquistare per contribuire a debellare una malattia che colpisce soprattutto noi donne.

http://www.aism.it/index.aspx?codpage=2015_03_rf_gardenia_piazze

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