Sostenibilità

In Valsusa arriva l’uomo del “se tav”

Parla il manager nominato (con voto bipartisan) alla presidenza dell’Osservatorio sull’Alta velocità. Che arriva nella tana del lupo. Pronto al dialogo

di Christian Benna

Dai fatti alle parole. Dopo le maniere forti, con tanto di espropri di terreni a Venaus e l?intervento della Celere per spianare la strada alle trivelle, dal governo arrivano segnali distensivi sulla polveriera Alta velocità in Val di Susa. Ferme le ruspe, ora si apre il tavolo delle trattative con le comunità locali. A portare il ramoscello d?ulivo di Palazzo Chigi c?è Mario Virano, il 62enne neopresidente dell?Osservatorio sulla Tav. L?organismo tecnico è stato istituito nel dicembre scorso con l?incarico di promuovere «trasparenza, informazione e dialogo» e in questi giorni sta traslocando il suo centro operativo nella tana del lupo, da Roma a Susa. Una nomina bipartisan quella di Virano, manager pubblico di lungo corso – attualmente siede nel cda dell?Anas e di Musinet – che è cresciuto a pane e politica nella segreteria del Pci anni 70 con Sergio Chiamparino e Piero Fassino, ma che vanta solidi rapporti anche con il centrodestra. Proprio durante la passata giunta regionale del Piemonte guidata da Enzo Ghigo, Mario Virano, nelle vesti di presidente della società Olympic Inn, aveva acceso i motori per la costruzione di una ?cittadella della salute? nell?ex area di Fiat Avio. Un ambizioso progetto di integrazione dei poli ospedalieri del torinese che potrebbe rimettersi in marcia a maggio, dopo le elezioni comunali sotto la Mole. Ma Virano è soprattutto un uomo che conosce la valle come le sue tasche, avendo ricoperto (fino al 2002) il ruolo di amministratore delegato di Sitaf, la concessionaria del traforo del Frejus e dell?autostrada Torino-Bardonecchia, altra spina nel cuore degli abitanti della Valle. Vita: Architetto Virano, ripartirà il treno della Tav? Mario Virano: Siamo venuti qui per discutere. Abbiamo appena individuato un?ala non utilizzata della caserma degli alpini di Susa per stabilire la sede dell?osservatorio. Una struttura provvisoria e snella, sul modello della Protezione civile durante le emergenze. Non vogliamo costituire l?ennesimo carrozzone pubblico. A breve cominceranno le audizioni con tutti gli attori coinvolti. Nulla verrà lasciato al caso. Pubblicheremo su un sito internet tutti gli studi della cosiddetta controinformazione, per ragionare in modo serio e a 360 gradi sull?opera. Perché oggi lo scoglio più grande è la mancanza di fiducia, così come un bagaglio di indagini condivise. Vita: Eppure per i due candidati premier, malgrado qualche ambiguità, l?opera è stata definita più volte come irrinunciabile. Virano: Le riporto quanto detto dal Presidente della Repubblica, Ciampi. Irrinunciabile è il collegamento tra l?Italia e l?Europa attraverso il Corridoio 5. Sulle modalità e sul come arrivarci sarà il confronto tra amministratore, esperti e popolazione a decidere. Credo sia giunto il momento di superare le divisioni pro o contro Alta velocità, vogliamo inaugurare un cammino del ?Se Tav?. Vita: Ci vorranno alcuni mesi prima di raggiungere qualche risultato. Fino ad allora i cantieri rimarranno chiusi o c?è il rischio di qualche colpo di mano? Virano: Le forzature non portano da nessuna parte. Le recenti esperienze hanno dimostrato che col pugno di ferro si inaspriscono solo gli animi. Il mio impegno è far sì che tutte le parti vengano ascoltate. I lavori possono attendere, oggi è il tempo della pazienza. La valle è abitata da persone serie, molto attaccate alla loro terra e ai loro valori. Quando occupavo il ruolo di amministratore delegato di Sitaf e capitava di affrontare problemi concreti, ho trovato persone che spaccavano il capello in quattro, ma mai irragionevoli.


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