Economia

In vacanza sì,ma anche dall’auto

Lasciare a casa la macchina e godersi i paesaggi alpini con una “mobilità dolce”. È la proposta di Perle Alpine, consorzio di 22 enti locali europei.

di Redazione

Una vacanza all?insegna della mobilità dolce. È questo lo slogan che contraddistingue le Perle Alpine, un?associazione di 22 Comuni che, grazie a un progetto Interreg, propongono una sfida a tutti. Prendersi una vacanza dall?auto. «Alpine Pearls», afferma Karmen Mentil, direttrice dell?associazione, «è il primo esempio di collaborazione turistica per offrire una vacanza clima-neutra. Le nostre località si fanno promotrici di una ?mobilità dolce? già per il viaggio di andata, invitando i turisti a lasciare a casa la macchina e a partire usufruendo di mezzi come il treno e altre soluzioni di trasporto. Ad accoglierli delle splendide località, in cui si fa di tutto per favorire la scoperta del territorio con la mobilità pubblica. Un esempio che qualcosa si può fare per cercare di arginare il cambiamento climatico in atto».

I criteri delle Perle Alpine, la cui messa in pratica – da quest?anno – verrà monitorata da un soggetto certificatore esterno, vogliono tradurre in azioni concrete gli obiettivi dei protocolli Turismo e Traffico della Convenzione delle Alpi.

Altre amministrazioni pubbliche si stanno rimboccando le maniche per agire concretamente nei confronti dei cambiamenti del clima. I membri di Alleanza per il clima, un?associazione di circa 1.300 città e Comuni europei (in Italia circa 150), che hanno intrapreso un gemellaggio con i popoli indigeni delle foreste tropicali, si sono formalmente impegnati nel 2006 a Vienna a ridurre in modo continuo le loro emissioni di gas serra del 10% ogni 5 anni, con l?importante pietra miliare di dimezzare le emissioni pro capite (anno base 1990) da raggiungere al più tardi entro il 2030.

In Trentino, il Comprensorio della Val di Non (territorio composto da 38 Comuni), dove è in corso l?ottenimento della registrazione Emas II – uno strumento volontario dell?Unione Europea per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali – si è posto un nuovo ambizioso traguardo, firmando un protocollo di collaborazione con il WWF. «Vogliamo che le nostre pubbliche amministrazioni», spiega Michele Bortoli del Comprensorio Val di Non, «in particolare quelle che hanno attività turistiche sul loro territorio, intraprendano, con il supporto del WWF, azioni concrete nel campo energetico e della mobilità che portino a diminuire entro il 2012 il 20% delle emissioni di CO2 da parte dei Comuni, riducendo i consumi e migliorando l?efficienza energetica, incrementando poi la produzione di energia da fonte rinnovabile fino al 20%. Le azioni previste però riguardano altri ambiti, come quella della riduzione del consumo del suolo e di una maggiore tutela della biodiversità».

Le Alpi sono tra le aree del Pianeta dove si sta più manifestando l?impatto del clima. Il decremento dei contributi nevosi negli ultimi decenni è infatti un evento che, con poche eccezioni, ha colpito l?intero settore meridionale delle Alpi. La diminuzione media delle precipitazioni nevose – come rilevato dal WWF – è nell?ordine del 18,7%, verificato su 35 stazioni di rilevamento, e può considerarsi indicativo per larga parte dei settori alpini meridionali posti tra i 1000 e i 2500 metri di quota, fascia entro cui trovano posto la maggior parte delle stazioni sciistiche invernali. Secondo l?Ocse in Europa già oggi in 57 delle 666 delle regioni sciistiche alpine non si può contare su almeno 30 centimetri per tre mesi, il minimo per assicurare la stagione invernale.

www.alpine-pearls.com


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