Toc toc..
‘Avanti’
‘Ciao dottore, sai a giorni andrò in vacanza con mamma e papà!’
Adriano entra nel mio ufficio, non ci vediamo da un po’ di tempo ed è passato a salutarmi prima di partire con i genitori. Si siede sul divanetto e con la sua solita loquacità inizia a raccontare…
‘Da una parte sono contento e dall’altra però ho paura. Ho paura che papà ricominci a giocare… è difficile da spiegare, vivo da contento con una paura che vorrei tanto che non ci fosse. Ho aspettato tanto questo momento, è finita la scuola, potrò giocare e vedere posti nuovi, mangiare il gelato e ritrovare amici che non vedo da tanto.
Però mi rimane tanta paura delle macchinette, loro ci sono ovunque e sono sempre pronte a richiamare papà. Magari quando è da solo passa vicino a un bar e sente quei suoni che lo richiamano… e se no ci sono io vicino che succede?
Non te l’ho detto ancora, andrò al mare e sicuramente questa paura si addormenterà, però addormentarsi è diverso da sparire vero? Ho paura che poi si risvegli…’
Tutt’un tratto le parole finiscono e lasciano spazio ad un silenzio gonfio di pensieri e preoccupazioni.
Allora gli chiedo di guardare il tabellone appeso alla parete del mio ufficio, un enorme cruciverba costruito dai ragazzi composto di parole inerenti un cammino di crescita e gli chiedo di leggere una parola di quel tabellone, la prima che vede.
‘CREDERE…’
Forza Adriano! Devi credere ragazzo che papà ce la farà, devi continuare a credere che papà è ancora il tuo punto fermo, la tua ancora e la tua sicurezza.
L’azzardo non ha vinto papà, ma papà ha vinto, con l’aiuto della mamma e di te, l’azzardo!
@simonefeder
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