Mondo

In Uruguay l’aborto non passa

di Paolo Manzo

Basandosi sui suoi valori di cristiano, il presidente dell’Uruguay Tabaré Vasquez ha posto il veto sulla legge approvata dal suo Parlamento, che avrebbe depenalizzato l’aborto nel suo paese. Pur essendo uomo di sinistra ed in passato vicino al movimento dei Tupamaros, il “medico rosso”, così lo chiamano alcuni facendo riferimento alla sua gioventù e alla sua professione, Tabaré ha resistito alle pressioni e ha deciso che, se si escludono i casi di violenza sessuale e di rischio di morte della madre, l’aborto continuerà ad essere un reato punibile con sino a 3 anni di carcere in Uruguay.
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