Famiglia
In Uganda Le “collane di Rose” costruiscono una scuola
Sono arrivate in Italia, grazie ad Avsi, ed è possibile acquistarle. Con il ricavato si vuole costuire una scuola secondaria per i ragazzi di Kampala
Piccoli pezzi di carta molto preziosi, arrotolati e colorati, messi in fila uno dopo l’altro vogliono costruire una scuola secondaria per i ragazzi di Kampala, capitale ugandese. Stiamo parlando delle “Collane di Rose”, fatte con perle di carta che arrivano dall’Uganda e vengono realizzate dalle donne del Meeting Point International, partner di Avsi a Kampala. Adesso queste collane sono arrivate anche in Italia ed è possibile acquistarle, con il ricavato si vuole costruire una scuola secondaria a per 600 ragazzi di Kireka in quartiere di Kampala dove si trova il Meeting Point.
La storia delle donne di Kireka, slum della capitale dell’Uganda ha commosso tante persone e le loro collane sono arrivate, insieme a Rose anche in televisione alla trasmissine Alle falde del Kilimangiaro su Rai3. Quando l’infermiera Rose Busingye, oggi direttrice del Meeting point, giunse a Kireka nei primi anni Novanta decine di donne lavoravano spaccando pietre per ricavarne ghiaia da rivendere per pochi dollari al giorno. L’unico modo che avevano per sfamare i figli e quanti la guerra e l’Aids aveva reso orfani.
«Ho iniziato insegnando a queste donne le basi per la corretta nutrizione dei bambini e soprattutto ad amarli. Curando i loro figli hanno sentito l’esigenza di migliorare loro stesse. Abbiamo così avviato un corso di alfabetizzazione e, oggi, fanno anche queste bellissime collane. Così non si spezzano più la schiena con le pietre», ricorda Rose. Quelle famose pietre che nel 2005, dopo che l’uragano Katrina si era spazzato via tutte le case di New Orleans, le ha viste ancora più unite per devolvere in beneficenza il loro piccolo guadagno di una giornata a favore di altre donne, nere come loro, al di là dell’Oceano. «È stato commovente quando mi hanno portato i soldi» Ricorda Rose «Mi hanno detto: mandali alle nostre sorelle in America che stanno soffrendo. Questo nostro piccolo dono come segno delle nostre lacrime. In questo momento, loro, hanno più bisogno di noi». Una carità alla rovescia che si è ripetuta l’aprile scorso dopo il terremoto in Abruzzo, «Volevano partire con un pullman per l’Aquila e portare il loro aiuto».
Sul Meeting Point e sull’impegno delle donne è stato realizzato anche un documentario Greater, premiato dal regista Spike Lee al festival di Cannes lo scorso anno.
Ora le collane, grazie all’Avsi sono arrivate in Italia e possono essere ordinate scrivendo una mail all’indirizzo collane@avsi.org. Ogni collana è impacchetta in un sacchetto trasparente che permette di vedere i colori sgargianti delle perle di carta di questi gioielli ed è accompagnata da una cartolina che ne racconta la storia. Si può anche scoprire come vengono realizzate le collane, basta andare sul sito dell’Avsi, nella sezione AvsiTube e cercare “Ovc- I nostri bambini di valore”
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