Politica

In treno per Venezia

La cravatta del ministro

di Daniele Segre

La volpe non mangia la rana, mangia il rospo; la rana gli toglie l’olfatto, il rospo no! Il pesce siluro è ormai diventato il padrone dei nostri laghi e dei nostri fiumi, mangia di tutto: un vero e proprio spazzino, non lascia prigionieri. Volpe, rana, rospo o pesce siluro? Se c’è il limone niente sale! Il limone fa bene, restringe…restringe il naso. Le orecchie d’asino sono dei funghi che diventano blu, a Milano costano un occhio della testa. E’ il mondo che va avanti così! Ieri nella serata inaugurale del Festival protagonista è stata la cravatta del ministro dei Beni Culturali On.Urbani, l’ha sistemata in modo goffo nel corso della prima domanda del giornalista di un TG nazionale: la cravatta invece di distendersi e appoggiarsi sulla pancia ministeriale ha formato una gobba tipo dromedario e ha fatto sembrare il ministro come un attore d’avanspettacolo mentre declamava che il festival era pieno di divi e che stava diventando il festival di cinema più importante del mondo. Una lenta zoomata di servizio del cameraman ha cercato di sopperire ad una situazione che stava diventando sempre più imbarazzante, per il ministro, e molto comica, per i telespettatori. Questa è l’unica immagine che mi affiora in questo viaggio che fra poco mi vedrà arrivare alla stazione di Venezia. Locanda Antica Casa Carettoni per appoggiare le valigie, poi via verso il Lido in vaporetto con un sorriso ripensando alla cravatta del ministro. Meglio di così non poteva iniziare


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