Non profit
In tre anni volontari tagliati del 50%
Il ministro Riccardi presenta al Parlamento la Relazione annuale, relativa al 2011 (in allegato): taglio del 40% dei fondi e, di conseguenza, dei progetti finanziati e dei volontari avviati
Meno della metà dei progetti finanziati, riduzione del 50% del numero di volontari in soli tre anni, taglio del 40% dei fondi assegnati. Con la prossima uscita della Relazione annuale relativa al 2011, di cui riportiamo qui alcune anticipazioni, sono ora nero su bianco le cifre che confermano la drastica debàcle del Scn, Servizio civile nazionale, oggi a rischio chiusura nonostante l’alto interesse dimostrato dai giovani: sono 300mila, dai 18 a i 28 anni, le ragazze e i ragazzi che sono partiti per l’anno di servizio all’estero dal 2001 (data della nascita del Scn) in poi.
Ecco la fotografia dello status quo del Servizio civile: i fondi sono passati dai 210,6 milioni di euro del 200915.364 euro del 2009 ai 123,4 del 2011. I volontari, invece, nel 2011 sono stati 15.939, a fronte dei 30.377 di tre anni prima: di questi, 15.524 hanno svolto il Servizio civile in Italia e 415 all'estero con prevalenza delle donne (67,39%) rispetto agli uomini (32,61%). I progetti presentati dagli enti sono stati 5.043, per un complessivo numero di volontari richiesti pari a 52.717: ne sono stati approvati 4.170 per un totale di 43.761volontari, ma i finanziati sono stati molti di meno, 2.183 (1.299 di enti non profit, 884 realizzati da enti pubblici).
La Relazione annuale sulla organizzazione, sulla gestione e sullo svolgimento del Servizio civile è stata inviata al Parlamento dal ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione (con varie deleghe tra cui il Servizio civile), Andrea Riccardi. "L'impegno sempre vigile dei suoi protagonisti e le numerose proposte di riforma, presentate dai partiti politici, attestano la maturata convinzione, che occorra ripensare senza indugi a un nuovo sistema, capace di autorigenerarsi per garantire a un numero sempre maggiore di giovani l'opportunità di crescere nei valori della solidarietà", scrive Riccardi nell’introduzione alla Relazione. "Nel corso dei pochi mesi del mio mandato ho recuperato, nell’ambito del bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nei capitoli di mia competenza, di risorse finanziarie aggiuntive per il Scn per un importo pari a 50 milioni di euro, risorse che serviranno a stabilizzare il Servizio civile nel biennio 2013–2014", aggiunge Riccardi, "le proiezioni effettuate dall’Ufficio nazionale hanno quantificato in 18.810 unità i volontari che è possibile avviare al servizio, di cui 450 all’estero, per ciascun anno del biennio considerato. Inoltre, ho chiesto ufficialmente al ministero dell’Economia e delle Finanze di integrare la dotazione finanziaria del Fondo nazionale per il servizio civile fino a 120 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2013-2015".
Nel 2011 i volontari sono stati impiegati prevalentemente nel campo dell'assistenza: 59,96%, in aumento del 2% rispetto all'anno precedente; segue il settore relativo all'Educazione e alla promozione culturale (24,94%, +1%). Il segmento relativo alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale si ferma all'8,79% (-2%). Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio, emerge il fatto che, nonostante quasi la metà dei progetti finanziati alle Regioni e Province autonome si concentri nelle regioni del nord (circa il 45%), il maggior numero dei volontari impiegati si riscontra nelle regioni del sud (45,63%); segue il Nord con il 30,71% e il Centro con il 23,66%. Per gli invii all’estero, dei 41 progetti realizzati da 462 volontari, il 42,64%, pari a 197 unità, ha operato in America Latina; il 32,03% (148 unità), in Africa, il 6,93% (32) in Asia e solo 2 giovani in Oceania.
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