Si viaggia alla media di 5 reati al giorno contro l’ambiente per un totale di 1898 infrazioni accertate, il 6,6% del totale nazionale con 1746 persone denunciate o arrestate e ben 556 sequestri effettuati. Maglia nera spetta alla Provincia di Livorno con 404 reati accertati, segue Firenze con 326 e Lucca con 267. In occasione della giornata Ambiente e Legalità di Legambiente e Libera che si svolgerà domani 11 agosto nell’ambito di Festambiente la manifestazione nazionale di Legambiente in corso di svolgimento a Rispescia nel grossetano, Legambiente presenta i dati dell’aggressione all’ambiente in Toscana. Non meno preoccupante si presenta la situazione nel settore dei rifiuti. Crescono nel 2009 le infrazioni alla normativa penale sui rifiuti accertate in questa regione dalle forze dell’ordine: 327 (erano 237 nel 2008), il 6,3% sul totale nazionale, facendola balzare al quinto posto nella ‘specialè classifica sull’illegalità nel ciclo dei rifiuti, dopo le regioni a tradizionale presenza mafiosa. Sono 396 le persone denunciate e 130 i sequestri effettuati. Per la Toscana, dunque, l’ennesimo anno ‘nerò in materia di immondizia, che registra una diffusa illegalità nell’intero settore, dove si sovrappongono vere e proprie inchieste su traffici illegali, insieme a numerosi casi di discariche abusive e smaltimenti illegali. Avvinti nelle maglie di questo sistema illegale vi sarebbero dunque produttori, trasportatori, laboratori di analisi, impianti di trattamento, siti di ripristino ambientale e discariche. Insomma, tutti gli addetti alla filiera rifiuti che violavano la legge per ricavarne ingenti guadagni a spese della salute dei cittadini e dell’ambiente.
Nel ciclo dei rifiuti maglia nera alla Provincia di Firenze con 92 infrazioni accertate, 137 persone denunciate e 28 sequestri effettuati, segue la Provincia di Livorno con 58 infrazioni, 69 persone denunciate e 28 sequestri, terza la provincia di Arezzo con 45 infrazioni, 54 persone denunciate e 27 sequestri effettuati. E un altro triste primato per la Toscana che si colloca la secondo posto in Italia per l’archeomafia con 118 furti ben il 10% del totale nazionale. “Il segnale è chiaro- ha commentato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente e coordinatore di Festambiente- le ecomafie si avvicinano, anche fisicamente, al Nord cuore produttivo e politico del paese e la Toscana rappresenta un centro nevralgico nei nuovi assetti criminali che richiedono con urgenza efficaci forme di coordinamento tra le procure e la messa a punto di sistemi più sofisticati di indagine. Intensificare i controlli perchè l’ecomafia sottrae risorse preziose all’economia legale influisce sulla sicurezza e i diritti dei lavoratori, falsa il mercato e la competizione”.
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