Welfare

In salute e in malattia. Contro il mutuo egoismo

Un reportage illustrato narra la storia della mutualità volontaria in Italia. È stato ideato dalla Fimiv Federazione italiana mutualità integrativa volontaria per raccontare come sono nate e come stanno evolvendosi le forme di mutualità in base ai bisogni, cosa fanno e chi aiutano concretamente le società di mutuo soccorso italiane. Il reportage è firmato da Angela Zurzolo e illustrato dalla disegnatrice Cecilia Tamburini

di Redazione

Sedici tavole illustrate documentano le testimonianze di chi, incontrando sul suo cammino la malattia, ha sperimentato cosa significhi fare parte di una società di mutuo soccorso. “In salute e in malattia. Contro il mutuo egoismo” è il reportage giornalistico illustrato (qui online) che è stato ideato dalla Fimiv Federazione italiana mutualità integrativa volontaria per raccontare come sono nate e come stanno evolvendosi le forme di mutualità in base ai bisogni, cosa fanno e chi aiutano concretamente le società di mutuo soccorso italiane.

Giuseppe è sopravvissuto a una meningite e ha scongiurato l’apoplessia grazie alla prevenzione promossa da una società di mutuo soccorso; Margherita ha assistito inerme all’ictus di sua figlia, rimasta prigioniera della “sindrome del chiavistello” a soli trent’anni. Per Margherita, oggi, il sostegno psicologico di un gruppo di mutuo aiuto significa sapere di non essere sola nella più dolorosa delle condizioni. Ma i bisogni quotidiani per chi affronta una malattia sono concreti e spesso pesano sull’economia familiare, sbilanciando le esistenze e mettendole duramente alla prova. «È questa stessa consapevolezza che ha unito i fondatori della prima società di mutuo soccorso in Italia che, più di 170 anni fa, istituivano un fondo per aiutare concretamente chi tra i soci si fosse ammalato, rivendicando il diritto alla previdenza sanitaria per ciascuno», spiega Placido Putzolu, Presidente della Fimiv Federazione Italiana Mutualità Integrativa Volontaria.

Grazie a quell’intuizione, anche Marco, che si è iscritto a una società di mutuo soccorso quando ancora era in salute, oggi non è solo nel fronteggiare una terribile diagnosi sopraggiunta dopo un incidente in macchina. Perché la sua vita si trasformasse completamente, è bastata una sola notte. Stava rientrando a casa dal lavoro, l’asfalto scivoloso, un po’ di nebbia e la sua macchina ha iniziato a sbandare per poi finire contro il guard-rail di un’uscita autostradale che non ha mai imboccato. Poi, in ospedale, la diagnosi: tetraplegia. E con il tempo, per sua moglie, all’immagine di quel giovane imprenditore di successo che ambiva ad una carriera sempre più importante in una multinazionale, si è sostituita quella di un supereroe che combatte ogni giorno contro i limiti e le sofferenze di una malattia che ha fermato tutto e ha congelato la sua esistenza, costringendolo a imparare una nuova vita.

Come sussidio per la sua malattia, però, Marco ha ricevuto un sostegno economico superiore alla quota versata ogni anno alla società di mutuo soccorso cui si era iscritto, sia in termini di rimborso delle spese sanitarie che di strumenti necessari per affrontare la sua tetraplegia. Oltre a coprire le spese relative a tutti gli esami, agli interventi e alla riabilitazione, la mutua aderente alla Fimiv ha anche sostenuto i costi per l'acquisto dell'attrezzatura informatica necessaria per consentirgli di continuare a comunicare e ha acquistato per lui un furgone per permettergli di muoversi con la carrozzella, per migliorare la sua qualità della vita e sostenere i suoi familiari. Marco sarà sostenuto dalla mutua per tutta la sua vita: perché in una società di mutuo soccorso, diversamente da una compagnia assicurativa, si rimane per sempre insieme, in salute e in malattia. Proprio per questo il titolo del reportage firmato da Angela Zurzolo e illustrato dalla disegnatrice Cecilia Tamburini su iniziativa della Fimiv Federazione italiana mutualità integrativa volontaria, si intitola “In salute e in malattia. Contro il mutuo egoismo”.
Grazie a sedici tavole illustrate, racconta attraverso le voci di chi ha sperimentato cosa significhi affrontare una diagnosi di tetraplegia, di malattie rare come la sindrome del chiavistello o ictus, se si è sostenuti da una rete di soci che sono disposti a sostenere i costi della sua malattia.
«La scelta delle illustrazioni non è casuale: ci siamo posti il problema di come raccontare visivamente queste storie di disabilità e non autosufficienza, rispettando la privacy e la sensibilità degli intervistati che hanno voluto raccontare un pezzo delle loro esistenze turbate dalla malattia ma anche il supporto ricevuto dai soci che fanno parte delle mutue cui hanno scelto di iscriversi», ha spiegato Placido Putzolu, presidente Fimiv. Speriamo anche che raccontare serva a spiegare quali siano le differenze tra le società di mutuo soccorso e le assicurazioni e aiuti le persone a capire i vantaggi di far parte di una rete solidale soprattutto nel momento del bisogno».

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