Volontariato

In queste foto c’è davvero il Congo

Milano: i reportage di Andrea Frazzetta, come rappresentare l'Africa senza enfasi e senza banalit

di Joshua Massarenti

Questo è un articolo scomodo. Di quelli che rientrano a pieno titolo nel più classico dei conflitti di interesse. Ma tant?è, se lo scopo è quello di promuovere un giovane fotoreporter italiano alle prese con la sua prima mostra fotografica e con cui ho condiviso fatiche e piaceri in Repubblica democratica del Congo, un buon motivo ci sarà. E non è di ordine professionale perché di fotografia non sono specialista. Piuttosto, ricordo una battuta che circola tra gli inviati: «La cosa peggiore che ti possa accadere è girare con un fotografo che non riesce a scattare. Diventa irascibile, quasi insopportabile, al punto da mettere a rischio il tuo lavoro». Bene, le fotografie scattate da Andrea Frazzetta a Kinshasa ed esposte per la prima volta a Milano, sono il frutto di un lavoro meticoloso, tessuto sul filo della pazienza e in cui l?irascibilità non ha mai avuto voce in capitolo. Anzi, è vero il contrario. Per chi si avventurerà nello ?spicchio di complessità congolese? raccolto da Andrea durante la sua permanenza a Kinshasa, non potrà non prendere atto dell?intimità che ha saputo estrarre dai suoi personaggi. Non solo. La paziente attesa che contraddistingue il suo lavoro fotografico gli consente di cogliere appieno la quotidianità che gli si affaccia. è il caso dei bambini stregoni, colti durante una loro rappresentazione teatrale nella duplice veste di vittime e di (presunti) ?carnefici?. Per il cittadino ignaro delle realtà africane, la sua capacità a svincolarsi dalle trappole dell?afro-pessimismo e dell?afro-ottimismo rende il suo impegno tanto più nobile e salutare che egli stesso si trova spesso incastrato tra la necessità di voler rispettare i tempi e le esigenze dell?humus umano in cui si proietta e il desiderio di seguire le tracce dei più grandi maestri della fotografia italiana. Da Luigi Ghirri (che ha influenzato la sua scelta del colore) a Francesco Zizola, passando per Paolo Pellegrin ed Alex Majoli. Mai come a Kinshasa questo scontro si è rivelato così palese. Ore e ore in attesa di poter scattare il volto di un?evangelica indemoniata; giorni e giorni a girovagare tra i quartieri popolari della capitale per cogliere lo spirito di strada che anima ragazzi allo sbando. Al di là di qualità tecniche indiscusse, le fotografie di Frazzetta (quella che osservate nell?immagine figurerà nei biglietti natalizi di Vita) esprimono una deontologia professionale che lo accompagna in tutti i suoi viaggi, da quelli formativi in Sudamerica a quelli ?maturati? nel bacino mediterraneo. Ecco, mi piace immaginare che le redazioni con cui ha collaborato (da D di Repubblica a Geo Italia, passando per Domus, Flair, Financial Times, Courrier International) possano aver scelto le sue stampe per l?etica che esse celano. Perché l?etica, almeno credo, dovrebbe fungere come pietra angolare di ogni lavoro fotografico. In Africa, continente martoriato dalla propria immagine, più che in qualsiasi altra parte. Elikia. Storie dal Congo – in mostra dal 30 novembre al 7 gennaio 2007 Galleria Grazia Neri, via Maroncelli 14 a Milano Info: tel. 02.6525271


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