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“In questa scuola dove tutto è meno, chi ci perde sono proprio le famiglie”

Silvia Di Pietro, preside di scuola media.

di Redazione

Tutti in piazza per il tempo pieno, ma chi s?accorge di cosa sta accadendo alle medie? Il grido di dolore si alza da una grande scuola della periferia sud di Milano. Tre sedi e 700 allievi in tutto. Silvia Di Pietro, la preside, è alle prese con il ciclone della circolare Moratti. Vita: Qual è il punto dolens? Silvia Di Pietro: Sono le 27 ore. Qui facciamo fatica per far uscire ragazzini che sappiano qualcosa, e ci tagliano le ore. Il caso dell?inglese, poi, è parossistico. Per far largo alla seconda lingua, l?anno prossimo è stato ridotto a un?ora e mezzo alla settimana. Già uscivano senza saperlo, figuriamoci adesso. Ci hanno spiegato che ora si inizia a farlo dalle elementari. Ma i ragazzini che arriveranno nei prossimi tre anni non sono ancora quelli che hanno iniziato a fare inglese. E a loro chi ci pensa? Vita: Un?ora e mezzo di inglese. Farete le ore di mezz?ora? Di Pietro: O facciamo il gioco delle campanelle, facendole suonare ogni 50 minuti. Oppure un quadrimestre ci sarà un?ora d?inglese e l?altro due. Vita: E le 25 ore e mezza restanti? Di Pietro: Anche lì c?è confusione. Entra la seconda lingua comunitaria. Ma chi la insegna? E quelli che facevano lingue come il russo dove finiscono? Hanno tagliato educazione tecnica rendendola opzionale, senza pensare quanto sia importante per queste generazioni un?alfabetizzazione manuale. Hanno sbandierato l?informatica, senza dire chi la insegnerà. In realtà ci voleva il decreto sugli organici insieme a quello sui programmi. Invece hanno voluto fare tutto in fretta per evitare che la riforma finisse nell?armadio come le precedenti. Vita: Eppure la Moratti fa le somme e dice che le ore sono quelle di prima? Di Pietro: Dipende da come si fanno i conti. Innanzitutto il tempo mensa viene allungato in maniera spropositata. Ma chi tiene un?ora e mezza i ragazzini a tavola? 50 minuti sono già troppi. E poi le ore del pomeriggio sono svuotate. Per coprire i buchi formativi, dobbiamo usare le tre ore opzionali per integrare inglese e italiano, penalizzato dal bilinguismo. E ci restano solo le briciole per l?ex prolungato. Non potremo fare più di due rientri a settimana, contro i tre di prima. Vita: Risultato? Di Pietro: I soggetti più deboli pagheranno. Si è fatta questa riforma per difendere la libertà delle famiglie. Ma se l?attività di supplenza dell?istituzione viene meno, chi ci perde sono proprio le famiglie.


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