Volontariato

In questa banca il mio interesse non è solo mio

Timidamente, il risparmio “socialmente corretto” decolla.

di Gabriella Meroni

Finanza etica in Italia, siamo all?anno Uno. Sempre meglio di zero, che non era poi tanto tempo fa: a metà del ?97 ?Vita? aveva provato a misurare il grado di diffusione e consapevolezza della finanza etica, fotografando un quadro sconfortante: il 98% dei correntisti italiani non capiva nemmeno cosa c?azzeccasse ?etica? con ?finanza?; fra chi invece conosceva l?argomento (il 2%), il 37% lo considerava ?non interessante?, ma del rimanente 63% che pure si dichiarava interessato il 35% non era disposto a far del bene rinunciando a parte degli interessi normali. Non c?era da stare allegri. Quest?anno però qualcosa è cambiato, grazie a due avvenimenti: la nascita di Banca Etica e lo sviluppo dei primi fondi di investimento ?socialmente responsabili?. Vediamo come hanno colmato parte della distanza che ancora separa l?Italia da quei Paesi europei dove le banche etiche sono realtà da anni e dagli Usa, dove gli investitori etici ormai guadagnano anche più dei loro concorrenti privi di consapevolezza sociale. Banca etica in un anno ha fatto molta strada: se a metà del 1997 aveva raccolto 6 miliardi, dodici mesi dopo la somma raggiungeva i 12 miliardi necessari per il riconoscimento da parte di Bankitalia, che ora ne ha autorizzato anche l?operatività. E oggi quello che sembrava un sogno conta su 14 miliardi di patrimonio, 12 mila soci (di cui 1700 enti non profit), un comitato etico e sportelli bancari messi a disposizione da altri istituti di credito che la renderanno raggiungibile, dal 1° gennaio, in tutta Italia. Distribuiranno i prodotti etici la Banca Popolare di Milano, la Popolare dell?Emilia, l?Ambroveneto, e i 2740 sportelli delle Banche di Credito Cooperativo, che hanno appena siglato l?accordo con Banca etica. Perché? «Condividiamo il sistema di valori alla base della finanza etica», dice Marco Reggio, dirigente di Federcasse, che riunisce le Bcc italiane. «In un certo senso le Casse rurali alla nostra origine erano banche etiche ante litteram, con l?obbligo di reinvestire gli utili a fini sociali. Ma non lo facciamo solo per motivi solidaristici: crediamo nello sviluppo della finanza etica». La finanza etica, dunque, non è ancora di moda, ma comincia a esistere. Una convinzione, quella di Federcasse, fondata anche sull?attività già in corso delle Banche di credito cooperativo, che solo nel triennio?93-?95 hanno erogato 215 miliardi per fini sociali (una cifra che ha superato anche di 8 volte le erogazioni di altre banche), ma soprattutto sull?esperienza di Solidea, fondi etici di risparmio facenti capo alle Casse Rurali trentine. Solidea finanzia iniziative di solidarietà (cooperative sociali, associazioni, botteghe del commercio equo) tramite certificati di deposito a 18 mesi con l?interesse dell?1% più un plafond di 2 miliardi messo a disposizione dalle Casse Rurali, che rinunciano a qualsiasi ritorno economico su questi fondi. Risultati? Un miliardo devoluto in 18 mesi. Una grande crescita hanno avuto nel 1998 i fondi del Sistema Etico San Paolo, gli unici ?socialmente responsabili? in Italia, alla pari dei socially responsible investments statunitensi e gli ethical investments britannici. Se è lodevole infatti destinare parte degli utili a iniziative socialmente corrette, che profitto ?etico? se ne trae se gli stessi utili vengono da investimenti in fabbriche che producono armi o Paesi che violano i diritti umani? Sistema Etico garantisce gli investitori non solo sulla destinazione dei loro soldi, ma anche sul modo di farli fruttare: niente investimenti in Stati con un regime oppressivo o coinvolti in azioni militari (a parte quelle Onu); niente società che realizzano parte rilevante del giro d?affari attraverso armi, tabacco, alcolici, energia nucleare. A decidere le esclusioni, un comitato etico presieduto dal cardinal Ersilio Tonini, che si avvale dei rating di una delle più importanti società di revisione ?sociale? del mondo, la Kinder Lydenberg Domini e Co. (Kld). «I nostri sottoscrittori sono soddisfatti della loro scelta», spiega Laura Febbraro, responsabile di Sistema Etico. «Sia perché è in crescita la sensibilità dei clienti per il ruolo sociale delle attività di gestione del risparmio, sia perché non hanno subito penalizzazioni di redditività rispetto a investimenti non etici. Anzi, in alcuni casi, ci hanno guadagnato». E le cifre stanno a dimostrarlo: più di 35 mila conti aperti nelle tre linee del Sistema etico (Azionario internazionale, Obbligazionario estero, Obbligazionario Italia) con rendimenti che superano anche il 26% (per l?Azionario Internazionale). I clienti che partecipano al fondo obbligazionario italiano, poi, possono devolvere una parte dei ricavi a enti e associazioni benefiche: nel ?98 sono stati così incanalati 250 milioni. Ma i prodotti etici hanno ormai contagiato quasi tutti gli Istituti di credito italiani, sempre alla caccia di nuovi correntisti cui offrire conti, carte di credito, fondi a marchio ?sociale?. La forma più diffusa è proprio il conto etico: un normale conto corrente, con cui un ente non profit scelto dal cliente (in una rosa decisa dalla banca) riceve una parte degi interessi maturati. Ma è proprio questo il problema. Con interessi ormai tendenti a zero, queste operazioni hanno senso? «No», risponde perentorio Enrico Carlisi della Cassa di Risparmio di Firenze, che pure ha in portafoglio un conto solidale. «È un servizio in disuso proprio per gli interessi irrisori. Tre anni fa, quando partì, eravamo al 10%, oggi bisogna attrezzarsi diversamente». Solo pubblicità, dunque? Un?occhiata alle cifre: ?Conto Noi & Voi? dell?Ambroveneto destina a enti non profit 2000 lire al mese per ogni conto (1000 messe dal cliente e 1000 dal?istituto), 48 mila l?anno; il Conto Progresso della Popolare di Bergamo versa ogni anno l?1% della somma depositata a 4 enti (in 10 anni, 5 miliardi versati), mentre il prestito obbligazionario per il progetto Sos Nord Corea-Cesvi, operazione da 10 miliardi in tre anni, ha già devoluto 225 milioni ai bambini affamati. Le possibilità di scegliere dunque ci sono. Manca, forse, la consapevolezza del cliente, troppo insensibile (per ora) alla destinazione dei propri risparmi. I prodotti finanziari etici CONTO ETICO: Il titolare del conto corrente sceglie di devolvere a uno o più enti prescelti dalla banca, una quota degli interessi maturati annualmente sul conto corrente. In alcuni casi la Banca si impegna raddoppiare il versamento all?ente beneficiato. Alcune esperienze in corso: Banca Popolare di Milano, Banca di Roma, Ambroveneto, cassa di Risparmio di Firenze. FONDO ETICO: Il sottoscrittore del fondo d?investimento devolve a uno degli enti individuati dal gestore una percentuale dell?extrarendimento o una parte (fino al 100%) degli utili; il gestore devolve una percentuale variabile delle commissioni di gestione o del patrionio netto del fondo. esperienze in corso: Azimut-Solidarietà, Gestiras. FONDO SOCIALMENTE RESPONSABILE: È un fondo che non si limita a destinare una parte degli utili a fin di bene: sceglie dove investire i soldi dei risparimatori, garantendo che non verranno impiegati in titoli di stato ed imprese poco rispettosi dei valori umani, sociali e ambientali. Esperienze in corso: Sistema Etico San Paolo Fondi. CARTA DI CREDITO ETICA: All?ente convenzionato va una percentuale della quota annua del titolare e delle commissioni guadagnate dall?istituto emittente e dal gestore (esperienze in corso: l?Affinity Card Visa-Wwf). BANCA ETICA: Sarà operativa dal gennaio ?99 la prima banca popolare etica non profit totalmente orientata al reinvestimento degli utili nell?attività o nella solidarietà. SAN PAOLO SISTEMA ETICO (data di partenza: 2/6/97) San Paolo azionario internazionale etico Patrimonio netto agosto ?98: 114,8 mld Conti aperti: 5.990 Performance 1 anno: 26,68% San Paolo obbligazionario estero etico Patrimonio netto agosto ?98: 26,3 mld Conti aperti: 872 Performance 1 anno: 4,61% San Paolo obbligazionario Italia etico Patrimonio netto agosto ?98: 1.102 mld Conti aperti: 28.314 Performance 1 anno: 6,96% AZIMUT SOLIDARIETA’ (data di partenza: 23/11/95) Patrimonio netto agosto ?98: 162,2 mld Conti aperti: 1.845 Performance 1 anno: 4,6% GESTIRAS COUPON (data di partenza: 14/6/89) Patrimonio netto agosto ?98: 2.291, 8 mld Conti aperti: 60.731 Performance 1 anno: 5,7% BANCA ETICA Patrimonio sociale: 14 miliardi Soci: 12 mila Di cui persone fisiche: 10 mila Persone giuridiche: 2000 Impegni di sottoscrizione: 700 milioni Inizio operatività: gennaio 1999 Raccolta prevista per ?99: 70 miliardi Finanziamenti erogabili: 50 miliardi Sportelli convenzionali: Banche di credito cooperativo, Banca Popolare di Milano, Banca, Popolare dell?Emilia, Banco Ambrosiano


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA