Economia

In Poste italiane il 54% di chi ci lavora è donna

Dalle telegrafiste di fine ’800, raccontate da Matilde Serao, alle manager di oggi, le donne contribuiscono alla crescita dell’azienda. In occasione dell’8 marzo è stato dedicato loro un omaggio filatelico: una cartolina e l’emissione di quattro francobolli

di Redazione

Una cartolina e quattro francobolli per celebrare l’8 marzo. È l’omaggio filatelico pensato da Poste Italiane per le donne. Del resto nell’azienda la presenza femminile è molto alta. Nella giornata della festa internazionale della donna quelle che si recheranno in un ufficio postale con sportello filatelico di tutta Italia riceverà gratuitamente una cartolina ispirata ai celebri ritratti di Andy Warhol, inoltre da oggi saranno disponibili anche quattro francobolli dedicati al genio femminile italiano, emessi dal ministero dello Sviluppo Economico e appartenenti alla serie tematica “Le eccellenze del sapere”: un omaggio al mondo femminile che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo di Poste Italiane fin dalla sua nascita, a metà dell’Ottocento, quando in azienda arrivarono le prime telegrafiste.
La vita delle telegrafiste viene raccontata dalla celebre scrittrice Matilde Serao: ancora ragazza e nubile, viene impiegata a Napoli come ausiliaria telegrafista dal 1874 al 1877, nell’ufficio del Palazzo Gravina; esperienza che racconta nella novella “Telegrafi di Stato” (1885).


La cartolina postale ispirata ad Andy Warhol

Oggi, le donne in Poste Italiane rappresentano circa il 54% dei circa 138mila dipendenti e circa il 59% dei lavoratori laureati, guidano, in media, il 58% degli uffici postali con punte che superano il 70% in diverse regioni e svolgono ruoli dirigenziali di primo piano a partire dalla presidente.

Una presenza resa possibile anche grazie alle politiche aziendali per le pari opportunità e alle iniziative in tema di welfare: tra queste la realizzazione di asili nido, l’assegnazione di “parcheggi rosa” alle lavoratrici in stato di gravidanza, l’adozione di modelli flessibili di organizzazione del lavoro che consentono ai dipendenti di conciliare gli impegni professionali con le esigenze personali e familiari, l’introduzione di percorsi formativi innovativi come “Maam U (Maternity As a Master)”, i piani di prevenzione sanitaria personalizzati, le azioni di sensibilizzazione e di formazione plurale a sostegno della diffusione di una cultura d’impresa inclusiva.

Poste Italiane, inoltre, tutela la maternità e la paternità garantendo ai lavoratori un trattamento migliore rispetto a quanto previsto dalla normativa: durante il congedo di maternità eroga il 100% della retribuzione per tutti i cinque mesi di astensione dal lavoro, rispetto al pagamento dell’80% previsto dalla legge, mentre i genitori che utilizzano il “congedo parentale” nei primi sei anni di vita del bambino, ricevono l’80% della retribuzione per i primi due mesi, invece del 30%

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.