Sono giorni un po’ malinconici per me. Il mio corpo ha definitivamente deciso di esprimersi in modo totalmente umorale, spaventandomi alla mattina appena alzata,dandomi la sensazione di essere un blocco di marmo senza vitalità per poi ridestarsi bruscamente alla sera donandomi dei picchi di energia e voglia di fare un po’difficili da gestire. Il mio umore è più soggetto del solito ai sogni e al romanticismo. Mi trovo spesso a rimembrare sugli anni trascorsi alla ricerca di emozioni e significati.
Guardando per l’ennesima volta le fotografie del mio passato, che ho pubblicato sui social in questi anni, mi sono imbattuta nell’immagine, inserita in questo post. È un’immagine di quindici anni fa. Avevo già la sm, che appariva però silente. Siamo io, con la mia figlia più grande Cassandra, in piazza dei Miracoli a Pisa. Sono in piedi, fiera, senza problemi di equilibrio che prendo per mano, quasi sostengo la bimba, con tipico gesto materno. Guardando la scena mi sono emozionata. Ora non potrei più guidare fisicamente le mie figlie a quel modo. Certo sono cresciute e non si farebbero condurre con quel sistema infantile. Ma la foto di Pisa mi ha fatto nascere mille pensieri. Sulla malattia, sul mio ruolo di madre, sul concetto di equilibrio in senso fisico ed interiore.
Non sono più stabile nell’andatura, ma spiritualmente e caratterialmente mi considero molto più equilibrata e forte!
Ad essere più leggera ho riflettuto anche su come mi stesse quella tinta di capelli e a dove sia finito nel mio armadio, quell’abito estivo. Un pensiero particolare è andato a quella magnifica piazza e al significato del suo nome. Per i malati, si invocano spesso i miracoli. Ho voluto pensare a quante cose bellissime, quasi miracolose, siamo in grado di fare a dispetto della sclerosi multipla,
https://youtu.be/uFIBhJTx7wk
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