Politica

In piazza contro la manovra

FAND e FISH annunciano una mobilitazione unitaria per il 1° luglio e presentano emendamenti al decreto legge anticrisi

di Redazione

 

Mobilitazione unitaria contro la manovra economica e manifestazione nazionale il 1° luglio a Roma: lo hanno deliberato le segreterie di FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con disabilità) e FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), le due Federazioni che raggruppano le maggiori e più significative associazioni italiane di persone con disabilità e dei loro familiari.

A cementare l’unione delle due Federazioni sono le comuni negative considerazioni rispetto ai contenuti e alla logica della Manovra correttiva, ma anche l’unanime preoccupazione  per lo stigma che una campagna mediatica ha subdolamente diffuso nel Paese, equiparando brutalmente  i “falsi invalidi” alla persone con reali e drammatici problemi di disabilità.

In questa azione comune  – che si può considerare “storica” – FAND e FISH stanno per presentare formali emendamenti all’articolo della Manovra che riguarda le persone con disabilità.

Primo obiettivo: abrogare la disposizione che innalza la percentuale di invalidità (da 74 a 85%) ai fini della concessione dell’assegno mensile agli invalidi civili parziali  (256,67 euro mensili). Una misura del tutto ininfluente per il contenimento della spesa pubblica (30 milioni di euro di risparmio) e che colpisce i “veri invalidi”, privi di reddito e disoccupati

FAND e FISH entrano anche nel merito del piano di verifiche sulle invalidità (500mila controlli in tre anni) proponendo soluzioni concrete per aumentarne l’efficacia e suggerendo l’adozione di misure antielusive sulle agevolazioni fiscali riservate ai veri invalidi. Comuni a FAND e FISH sono pure il rammarico e la delusione nel rilevare che l’attenzione politica al “mondo della disabilità” è limitata al contenimento della spesa e non, piuttosto, al consolidamento di politiche sociali per la non autosufficienza – il cui carico è sulle spalle delle famiglie – e per l’inclusione sociale.

Una “prova generale” ci sarà anche lunedì 21 giugno, data in cui l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) ha promosso una manifestazione per chiedere l’approvazione – che si attende da due anni – dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e l’aggiornamento del Nomenclatore Tariffario delle Protesi e degli Ausili, istanze imprescindibilmente legate alla qualità della vita, e talvolta della stessa sopravvivenza, delle persone con grave disabilità. All’iniziativa, a riprova di quanto siano sentiti questi bisogni,  hanno già aderito una moltitudine di sigle e di organizzazioni.


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