«In nome della politica italiana io ti condanno. Ti condanno a non avere insegnanti di sostegno specializzati. Ti condanno alla mancanza di continuità didattica. Ti condanno ad avere dirigenti scolastici e insegnanti incompetenti e non aggiornati. Ti condanno alle barriere architettoniche che ti impediscono di frequentare la scuola. Ti condanno a non avere l’assistenza igienica di cui avresti bisogno. Ti condanno a non avere assistenti all’autonomia e alla comunicazione. Infine, in nome della Politica Italiana, ti condanno ad essere dimenticato. E dunque a non esserci più».
È questa l’invettiva, in forma di sentenza, che mirabilmente fotografa i gravi problemi riguardanti il processo di inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con la quale l’Associazione Tutti a Scuola e Disabilandia lanciano la manifestazione “L’ultimo taglio: la politica condanna i disabili”, prevista per mercoledì 24 febbraio del mattino in Piazza Montecitorio a Roma (ore 10). All’iniziativa aderisce anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
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