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In manovra arriva il reddito alimentare

Un emendamento - passato nella notte in commissione Affari Sociali - introduce nella legge di Bilancio una misura che il primo firmatario, Marco Furfaro (Pd) definisce «in totale controtendenza» rispetto a una «manovra iniqua, ingiusta che si accanisce sulle persone più povere». «Aspettiamo i decreti attuativi», commenta il presidente di Banco Alimentare, Giovanni Bruno che osserva come il provvedimento sembri ispirarsi «a quanto Banco Alimentare sta facendo dal 2003 con il programma Siticibo»

di Antonietta Nembri

Saranno le città metropolitane le prime a sperimentare il “Reddito alimentare” da destinare a chi è in povertà assoluta. A prevederlo un emendamento del Pd alla manovra approvato nella notte (qui un articolo di Marco Furfaro che presenta la sua proposta). Con un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 saranno distribuiti pacchi realizzati con i prodotti invenduti della distribuzione alimentare "da prenotare mediante un'applicazione e ritirare presso uno dei centri di distribuzione ovvero ricevere nel caso di categorie fragili". In un decreto del ministero del Lavoro, da emanare entro 60 giorni, saranno definite le modalità attuative, la platea e il coinvolgimento del Terzo settore.

Nel nostro Paese sono circa 3 milioni le persone, 600mila i bambini che per poter mangiare regolarmente devono fare ricorso ai pacchi alimentari.
La crisi è forte e lo sanno bene alla Fondazione Banco Alimentare che poche settimane fa ha dato vita alla tradizionale Giornata nazionale della Colletta alimentare (vedi news) che si inserisce nella quotidiana azione di recupero delle eccedenze dalla filiera alimentare e nella distribuzione agli enti caritativi che assistono direttamente 1 milione e 750mila persone.
Alla notizia dell’approvazione dell’emendamento che introduce il reddito alimentare il presidente della Fondazione Banco Alimentare, Giovanni Bruno commenta: «Restiamo in attesa di quelli che saranno i decreti attuativi che dovrebbero coinvolgere anche il Terzo settore: al momento, il provvedimento sul Reddito Alimentare sembra ispirarsi a quanto Banco Alimentare sta facendo dal 2003 con il programma Siticibo attivo in oltre 900 Comuni in Italia». Bruno aggiunge: «Nell’anno in corso su 110mila tonnellate distribuite da Banco Alimentare, circa 20mila, oltre il 18%, sono il frutto di cibo recuperato da 1.800 punti vendita della GDO e distribuito nel rispetto delle norme di igiene alimentare».

Nell'immagine in apertura un magazzino del Banco Alimentare

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