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In Mali la malaria uccide il 25% dei bambini
In occasione del 25 maggio 2003, Giornata dell'Africa, Intervita lancia un appello: "Salviamo i bambini africani"
di Intervita
L’Africa, già colpita da malattie mortali, relativamente nuove, come l’AIDS, accentra il 90% di casi di malaria (270 milioni su 300 milioni di malati presenti nel mondo.
In Mali, dove Intervita è impegnata con progetti socio sanitari, la malaria colpisce i bambini con meno di cinque anni con una percentuale che va dal 16 al 25%. Inoltre, nel paese è diffusa la peggior specie di malaria, quella celebrale, che impedisce ai globuli rossi di affluire ai vasi sanguigni del cervello, danneggiandone così gli organi vitali.
In occasione della Giornata dell’Africa, promossa dall’UNESCO, Intervita denuncia che ogni giorno muoiono 3.000 bambini africani per la malaria: 1 bambino su 5 muore per la malattia.
In assenza di vaccino, Intervita sottolinea l’importanza della prevenzione, tramite la profilassi e l’istallazione di zanzariere bagnate da insetticidi: il semplice fatto di dormire con una zanzariera, che come i farmaci, ha un costo fuori dalle possibilità economiche di molte famiglie africane, ridurrebbe la mortalità infantile del 20%.
I bambini, che non hanno ancora ben sviluppato il sistema immunitario, e le donne in gravidanza sono i gruppi sociali più vulnerabili. Ogni anno 200 mila neonati muoiono se le madri hanno contratto la malattia durante la gravidanza.
Intervita lavora in una delle zone con maggior rischio di contagio, Niono, situata in una località con molte canalizzazioni del fiume Niger, fattore che scatena una maggiore presenza di zanzare portatrici di malaria.
“I dati parlano chiaro – dichiara Marco Di Mauro, Direttore Generale Intervita- secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), 700mila bambini muoiono di malaria ogni anno, la maggior parte in Africa, dove il costo annuale della malattia è 12mila milioni di euro. La lotta alla malaria è più una questione economico-sociale che sanitaria.”
“La malaria, se curata nei primi giorni dal contagio, non uccide, dopo solo una settimana diventa una malattia mortale; da qui il nostro appello di aiutarci a salvare i bambini africani. L’adozione a distanza –prosegue Di Mauro- garantisce l’accesso ai farmaci per i minori contagiati, se Intervita non intervenisse con la fornitura di medicinali i genitori sarebbero costretti a vedere morire i propri figli, non potendosi permettere le cure mediche.”
Per chi volesse adottare a distanza un bambino o sostenere i progetti di Intervitaè attivo il numero 848/88.33.88
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