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In malattia, chi fa sport è licenziabile
La sezione Lavoro ha emesso unasentenza nella quale si stabilisce che il lavoratore in malattia non può compiere attività sportive che potrebbero pregiudicare il suo stato di salute.
di Redazione
Corte di Cassazione: la sezione Lavoro ha emesso una sentenza nella quale si stabilisce che il lavoratore in malattia non può compiere attività sportive che potrebbero pregiudicare il suo stato di salute.
Chi fa sport in convalescenza può rischiare di perdere il posto di lavoro. Lo ha stabilito la Sezione lavoro della Suprema corte. Il lavoratore assente per malattia non può dunque trascorrere come crede il tempo della convalescenza. Ma non può fare attività sportive che potrebbero pregiudicare il suo stato di salute e, di conseguenza, determinare un ritardo nel suo rientro al lavoro e quindi un danno per l’azienda. In questo caso, il datore di lavoro potrebbe legittimamente licenziarlo. Il caso è nato dal ricorso di una ditta contro la sentenza del Tribunale di Macerata che aveva ritenuto la sanzione del licenziamento inflitta a un operaio appassionato di motocross. Il lavoratore negli ultimi giorni di convalescenza era stato sorpreso in moto su un circuito. L’uomo, in malattia da mesi, era reduce da un incidente dovuto alla sua attività sportiva che gli aveva provocato la rottura di tibia, menisco e legamenti crociati. Il licenziamento era stato annullato dal Tribunale di Macerata. La Corte ha cassato la sentenza rinviando ad altro Tribunale il riesame del caso, ritenendo che, qualora si accertasse che la condotta del lavoratore ha messo a rischio la sua guarigione e, conseguentemente il rientro in servizio, tale comportamento pregiudicherebbe il rapporto di fiducia con il datore di lavoro e giustificherebbe il licenziamento.
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