Famiglia

In Italia triplicati i siti pedopornografici

Il nostro Paese è al quinto posto mondiale per produzione

di Redazione

Italia al quinto posto mondiale per produzione di siti pedopornografici, con un incremento pari al 295,7% rispetto allo scorso anno, rilevato nei primi 273 giorni di monitoraggio nel 2003. Su un totale di 13.189 siti, ben 368 sono di produzione italiana e tutti prontamente oscurati dal Nucleo Investigativo Telematico (Nit) presso la Procura della Repubblica di Siracusa, diretto dal procuratore aggiunto Giuseppe Toscano e coordinato dal maresciallo dei carabinieri Domenico Di Somma. I siti sono stati rilevati con programmi studiati da Telefono Arcobaleno, che impediscono il ripetersi di rilevamenti gia’ effettuati e di denunce gia’ inoltrate. I dati, resi noti stamani nel corso di un incontro bilaterale tra Telefono Arcobaleno, presieduto da Giovanni Arena, e l’Osservatorio sui diritti dei minori, comitato scientifico presieduto da Antonio Marziale, sono stati commentati con una dichiarazione congiunta, secondo la quale ”una chiave di lettura che rende intelligibile lo spostamento in massa di produzioni pedopornografiche in Italia e’ da individuarsi nel mancato obbligo per i server provider nostrani della conservazione delle tracce dei collegamenti in Internet, una deresponsabilizzazione che rende il nostro Paese alla stregua di un’isola felice per i pedopornografari, tenendo conto che la legislazione in materia risale al 3 agosto del lontano 1998, piu’ ere dal punto di vista multimediale”. Per Arena e Marziale ”ci troviamo al cospetto di un fenomeno che non conosce nessuno degli effetti della crisi economica e che, anzi, si rivela come un mercato di nicchia tra i piu’ fiorenti della new economy basata sulle opportunita’ offerte da internet”. Telefono Arcobaleno e Osservatorio sui diritti dei minori, impegnati anche nell’individuazione psicosociale del profilo del produttore e del consumatore di materiale pedopornografico, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa atto a sviluppare l’individuazione e la conoscenza di altre reita’ telematiche che ormai coinvolgono sempre piu’ soggetti in eta’ evolutiva. Nel 2002 i siti italiani rilevati sono stati 93. L’Italia, con i siti pari al 2,79%, e’ stata preceduta nella graduatoria dagli Usa, con un totale di 8.698 siti pari al 65,95%, dalla Russia con 908 siti pari al 6,87%, dal Brasile con 832 siti pari al 6,30% e dalla Corea del Sud con 584 siti pari al 4,43%. Le tipologie dei siti comprendono quelli ‘pedobusiness’ (10.921), personali (1312) e altri frutto del lavoro di ‘gruppi e comunita’ (956).


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