Cresce in Italia il numero di lavoratori poveri, coloro che percepiscono un salario basso, hanno un’occupazione poco sicura e con scarse possibilita’ di carriera. Lo rileva uno studio pubblicato nella collana ”Temi in discussione” della Banca d’Italia. Circa un terzo del campione esaminato (dipendenti maschi, capifamiglia di eta’ compresa tra 20 e 65 anni) ha oltre il 70% di probabilita’ di trovarsi in questo cosiddetto ”mercato secondario”. A rischio sono soprattutto i lavoratori piu’ anziani, meno istruiti e provenienti da famiglie con un basso livello di istruzione. Nel ”mirino”, in particolare, gli operai dell’industria e delle costruzioni ma sono in zona pericolo anche i dirigenti del commercio e pubblici esercizi. Al contrario, e’ alta la probabilita’ che un operaio del settore del credito e delle assicurazioni sia inserito nel mercato primario.
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