Penso che sia capitato a molti colleghi sclerotici. Mi succede spesso di provare a condividere le mie riflessioni sulla malattia, i miei sintomi ed il modo in cui la perfida sm si manifesta in me, gli effetti che ha sul mio fisico il farmaco che prendo. Pur essendo molto preparata, lei tende a minimizzare eventi, che non appartengono alla casistica conosciuta e a trattarmi come una bambina. La neurologa mi sgrida o mi elogia, ma fondamentalmente non mi considera come una sua pari. Prima io accettavo passivamente le sue esternazioni, ma da quando ho conosciuto la Medicina Narrativa ed ho capito che i miei libri, Sclerotica, La Stampella di Cenerentola e Avventure semiserie delle mie gambe ne fanno parte il mio animo ha cominciato a ribellarsi! Ne ho parlato con una cara amica. Penso di avere diritto ad un po'di rispetto! Anche i miei libri hanno un valore e possono aiutarla nel suo lavoro . Dopo aver ascoltato lo sfogo, la saggia amica mi ha risposto lucida e sconsolata. Ma questi ragionamenti non vengono ancora considerati dai medici come lei. Bene! Ho capito per cosa dovró battermi in futuro! Per adesso accontentavi della bella illustrazione del mio amico Roberto Porcella e di uno spezzone di un film su un grande esponente della Medicina Narrativa, Oliver Sacks.
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