Volontariato
In Italia e-government al rallentatore
Lo dice la Corte dei Conti, che ha consegnato al Parlamento una relazione che mette in luce tutti i problemi di attuazione del protocollo
E-government ancora al palo. Almeno, questo è il dato che emerge dalla relazione che la Corte dei Conti ha consegnato il 13 febbraio scorso al Parlamento.
I magistrati contabili denunciano che “lo scollamento tra attività e budget ? acuito dalle manovre restrittive di finanza pubblica ? spiega, in buona parte, il mancato perseguimento di taluni obiettivi in materia di informatica pubblica e, in generale, è la causa della dilatazione dei tempi di realizzazione dei progetti”. Insomma, ancora tanta strada da fare: secondo la relazione della Corte “da un lato la pianificazione degli interventi è sganciata da una realistica valutazione delle risorse disponibili e, dall?altro, nella costruzione del bilancio non si tiene conto delle esigenze finanziarie legate all?attuazione dei piani”.
Il nodo resta essenzialmente quello di una adeguata destinazione di mezzi finanziari agli investimenti informatici, per i quali dovrebbe scattare uno specifico meccanismo di copertura: allo scopo potrebbe ipotizzarsi, ad avviso della Corte, la puntuale definizione nella legge finanziaria di un Fondo per lo sviluppo dei sistemi informativi, da ripartire in corso d?anno sulla base di specifici e rigorosi parametri.
Il processo di informatizzazione diventa poi critico se si vaglia il settore Sanità: nell?ambito del settore sanitario, il referto della Corte evidenzia, nella forte evoluzione del sistema verso un assetto federale, le criticità sinora emerse nella gestione del SIS (Sistema Informativo Sanitario) e le problematiche generali di ordine sistematico, finanziario, di conoscenza e qualità dei dati, nonché le tendenze evolutive del nuovo sistema informativo sanitario.
Infine, un punto fragilissimo nella costruzione dell’e-government è rappresentato dalla “inadeguatezza delle risorse umane, problema largamente sottovalutato all?atto della definizione del quadro normativo delineato dal d.lgs. n. 39/1993. Con lo strumento legislativo e contrattuale vanno affrontati e risolti ? in termini generali ? il reclutamento esterno e la selezione interna, l?incentivazione economica e giuridica per il personale e una organizzazione del lavoro, orientata al pieno utilizzo degli impianti tecnologici e alla valorizzazione delle scarse professionalità già esistenti”.
Il protocollo sull’informatizzazione della pubblica amministrazione, dunque, ha ancora molta strada da fare. Nel frattempo, proprio domani il consiglio dei ministri dovrà dare il via libera a un decreto legge concernente misure urgenti per lo svolgimento della Conferenza internazionale di Palermo sull’e-government.
Info: www.corteconti.it
www.governo.it
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