Salute
In Italia costa il 30% in più della Francia
Lo dice Alessandro Sidoli, presidente di Assobiotec, l'Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie
di Redazione
«Fare ricerca in Italia costa il 30% in più rispetto alla Francia. Questo perché il nostro Paese è il “fanalino di coda” negli aiuti alle imprese: sono pochi e limitati nel tempo». Ad affermarlo è Alessandro Sidoli, presidente di Assobiotec, l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, intervenuto oggi a Roma alla presentazione dello studio “Le sfide della regolazione farmaceutica per l’Italia di domani”.
«In Francia – spiega Sidoli – il credito d’imposta dura anni e le aziende possono programmare meglio i presupposti fondamentali per incrementare la ricerca e l’innovazione nel settore, grazie a una fiscalità agevolata, ai finanziamenti e alla tutela del prodotto innovativo». In Italia, invece, ci sono “260 comitati etici” e le «autorizzazioni per l’immissione in commercio sono infinite», con il rischio che «l’innovazione non venga correttamente valorizzata, nonostante il tempo e gli investimenti» profusi dall’industria.
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