Cultura

In Italia 4 milioni di immigrati, il 20% irregolare

Il tredicesimo Rarpporto sulle migrazioni elaborato dalla Fondazione Ismu presentato oggi a Milano

di Redazione

In Italia sono quasi 4 milioni gli immigrati all’inizio del 2006, di questi il 19,4% e’ irregolare. Crescono anche gli studenti stranieri che passano dal 2% del 2000 al 4,8% dell’anno scolastico 2005/2006. Nel 2016 il popolo degli extracomunitari potrebbe arrivare a 7 milioni di individui. Questi i dati principali del Tredicesimo Rapporto sulle migrazioni elaborato dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicita’) presentato oggi a Milano. Secondo i dati del rapporto crescono anche i minori, che arrivano quasi al 22% del totale, pari al 5% degli iscritti a scuola. Oltre 7.500 sono minori non accompagnati. Forte impulso e’ stato dato dalle nascite: dalle 34 mila registrate nel 2003, si e’ passati alle quasi 52 mila del 2005, pari al 9,4% del totale dei nati in Italia con un incremento del 6,2% rispetto al 2004. Al convegno, organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, hanno partecipato, tra gli altri, Paolo Raineri e Vincenzo Cesareo, rispettivamente presidente e segretario generale della Fondazione Ismu, e Giuseppe Guzzetti, presidente Fondazione Cariplo.

Al primo gennaio 2006 gli immigrati regolari sono 3,012 milioni (circa 1,2 milioni in piu’ rispetto a tre anni fa), di cui 2,671 milioni residenti. Si registra anche un forte aumento dei minori: dai 50 mila del 1991 si e’ passati ai 284 mila del 2001, che si sono ulteriormente raddoppiati nel successivo quinquennio, fino a diventare 585 mila a fine 2005, circa il 21,9% della popolazione straniera. Gli irregolari al primo luglio 2006 sono 760 mila, circa il 19,4% del totale, in aumento del 3,3% rispetto ai 541 mila del primo luglio 2005. Secondo l’Inail sono 1,7 milioni i lavoratori stranieri in Italia a fine 2005. Differenti i dati Istat che contano nel secondo trimestre 2006, 1,375 milioni di lavoratori di cui 834 mila uomini e 541 mila donne, corrispondenti a un tasso di occupazione dell’84,2% per gli uomini e del 51,2% per le donne. Gli immigrati assunti regoalrmente, considerando i dati Istat, si concentrano al Nord (65%), un quarto risiede al Centro, solo il 10% nel mezzogiorno. La disoccupazione colpisce soprattutto immigrati irregolari (24,9%) e clandestini (19,7%), ma anche una quota di regolari: l’8,6% dei titolari di permesso di soggiorno, il 4,5% dei titolari di carta di soggiorno e il 4,2% dei naturalizzati. Il Rapporto mostra come gli immigrati in classe siano sempre di piu’. Nell’anno scolastico 2005/2006 sono iscritti nelle scuole statali e non statali 424.683 studenti, il 4,8% del totale, mentre nel 2000 erano il 2%. Rispetto all’a.s 1995/1996 la crescita e’ di 8 volte e mezzo. Gli stranieri si concentrano nella scuola d’infanzia, dove raggiungono il 5%, e in quella primaria (6%). Ma negli ultimi anni e’ cresciuta la presenza nella secondaria di primo grado che, nell’anno scolastico 2005/2006, ha raggiunto il 4,8%.

Al 31 luglio 2006 gli stranieri nelle carceri sono il 33% del totale (20.088 su una popolazione di 60.710 unita’). Le cinque nazionalita’ piu’ rappresentate sono la marocchina, l’albanese, la tunisina, la romena e l’algerina. Ad agosto 2006 per effetto dell’indulto sono state scarcerate 16.568 persone e a meta’ novembre la cifra e’ salita a 17.455. Secondo la nota “c’e’ da attendersi un’impennata degli immigrati anche nei prossimi dieci anni”. Nel 2016 in Italia potrebbero oscillare tra un minimo di 5,5 milioni e un massimo di circa 7 milioni. Soprattutto potrebbe cambiare l’eta’ della popolazione straniera: la percentuale degli ultra quarantacinquenni passerebbe dall’attuale 14,3% al 23-25% ma si ridurrebbe fino a 10 punti percentuali il peso relativo della componente produttiva: la fascia degli extracomunitari con un’eta’ compresa tra i venticinque e i quarantaquattro anni.

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