Salute
In fondo al mare in 3D per ridurre il disagio delle cure in pediatria
Dedicato all’implementazione dei trattamenti di radiologia e all’umanizzazione delle cure alla Clinica De Marchi del Policlinico di Milano, il nuovo percorso nato grazie al sostegno della Fondazione De Marchi, che lancia un’iniziativa solidale dedicata ad aiutare i piccoli pazienti e le loro famiglie
di Redazione
Per garantire un’assistenza all’avanguardia in un ambiente a misura di bambino e per ridurre al minimo i disagi e le paure dei piccoli pazienti a Milano si sviluppa un nuovo percorso dedicato all’implementazione dei trattamenti di radiologia pediatrica e all’umanizzazione delle cure.
L’iniziativa, voluta dalla Fondazione De Marchi nell’ambito del “Progetto Pedrito”, è all’interno dell’ospedale pediatrico del Policlinico di Milano, Clinica De Marchi. Per sostenerla e migliorare il benessere dei pazienti pediatrici e delle loro famiglie è stata lanciata una campagna numero solidale 45581 entro il 21 novembre.
Il Progetto Pedrito ha contribuito con l’acquisto di macchinari all’avanguardia, come una Tac di ultima generazione dedicata prevalentemente all’ambito pediatrico e prevede anche l’umanizzazione degli ambienti di accoglienza e terapia.
La Tac andrà a potenziare le attività della radiologia trasversali a tutto l'ospedale, sia nell'emergenza sia per i ricoveri e per le visite ambulatoriali. Non solo esami di routine, quindi, ma anche biopsie guidate dalle tecniche radiologiche, diagnostica per i percorsi delle malattie rare (di cui il Policlinico è il maggiore Centro di riferimento italiano) e approfondimenti relativi alle malattie oncologiche.
L’ambiente è strutturato in maniera tale da offrire al bambino la possibilità di “entrare” nei fondali sottomarini grazie ad ambienti immersivi realizzati con proiezioni 3D e dipinti; un’esperienza che aiuta molto i piccoli pazienti, distogliendoli dalle paure e dallo stress della realtà ospedaliera e trasformando una circostanza difficile da affrontare in un momento ludico e distensivo. Il percorso inizia già dalla sala di attesa che, oltre ad essere personalizzata dagli interventi pittorici dell’artista Gregorio Mancino, attraverso i visori 3D Oculus Go accompagna il bambino in un mondo virtuale sottomarino fino alla sala Tac allestita con proiettori per una visione a 360°, in continuità con il viaggio tematico già intrapreso in sala d’attesa. Inoltre, grazie all’uso della musicoterapia sono diffusi nell’ambiente suoni e musiche per un coinvolgimento non solo visivo ma multisensoriale.
Grazie al Progetto Pedrito, la Clinica De Marchi può ora contare su un’assistenza ancora più all’avanguardia, che permetterà di ottenere risultati efficaci nel trattamento mininvasivo percutaneo o endovascolare, facendo sì che i bambini possano avere trattamenti mini invasivi ad hoc per la loro patologia in tempi più rapidi e in maniera più appropriata.
«Il nostro obiettivo è quello di fornire ai bambini affetti da gravi malattie e alle loro famiglie un tipo di assistenza che vada oltre la semplice cura medica, cioè un supporto assistenziale e psicologico “umano e a misura di bambino” con l’obiettivo finale della guarigione e di una buona qualità della vita», dichiara il professor Carlo Agostoni, presidente Fondazione De Marchi. «Per questo motivo, la Fondazione da molti anni si impegna a migliorare le condizioni di vita dei bambini malati e delle persone che li circondano attraverso l’istituzione di borse di studio, il miglioramento delle strutture sanitarie, l’acquisto di apparecchiature, l’impiego di equipe di psicologi, assistenti sociali, animatrici e personale infermieristico, l’organizzazione e il finanziamento di vacanze terapeutiche assistite».
Il Progetto Pedrito, che rientra nel quadro complessivo delle attività del progetto "Un ospedale mica male" per il contenimento del dolore e dello stress in tutti i bambini in cura alla Clinica De Marchi ha come obiettivo anche quello di formare personale medico competente e volontari specificatamente dedicati.
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