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In Europa da oggi è più facile

La Commissione vara una proposta per favorire la mobilità dei volontari under 30

di Gabriella Meroni

Un’iniziativa per dare ai giovani maggiori opportunità di fare volontariato in Europa: è il contenuto di una proposta varata dalla Commissione europea il 3 luglio.

I giovani che desiderano svolgere attività di volontariato in un altro Stato membro attualmente non hanno abbastanza opportunità per farlo, nota la Commissione, che ha inteso in questo modo portare avanti una soluzione che rispetta la diversità dei sistemi di volontariato europei e consente loro di meglio interagire e di aprirsi ai volontari provenienti da altri paesi dell’Unione. «Questa è la prima raccomandazione che la Commissione abbia mai presentato nel campo della politica giovanile», ha detto Ján Figel’, Commissario responsabile per l’Istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù. «Con questa proposta la Commissione sollecita ora gli Stati membri a cambiare lo scenario europeo del volontariato giovanile dando ai giovani maggiori opportunità di fare del volontariato transfrontaliero».

L’iniziativa interessa giovani dell’Unione europea di meno di 30 anni che desiderano fare volontariato in un paese diverso da quello di origine. A livello europeo è già attivo programma “Gioventù in azione” che offre opportunità di volontariato, tra le quali il Servizio volontario europeo (Sve), che permette ai giovani di prestare volontariato a tempo pieno per un periodo massimo di un anno in un altro paese che partecipa al programma. Resta il fatto però che la domanda di volontariato transfrontaliero tra i giovani europei supera di gran lunga le capacità del solo Sve.

Tramite questa recente proposta, la Commissione incoraggia gli Stati membri a migliorare l’interoperabilità dei sistemi nazionali di volontariato giovanile per far sì che il volontario di un paese possa partecipare più agevolmente ai sistemi di volontariato di un altro paese.


Tra le azioni proposte agli Stati membri vi sono:
– la raccolta di conoscenze sui sistemi esistenti nei loro territori
– la diffusione di informazioni sulle opportunità disponibili
– l’aumento del numero di opportunità di volontariato transfrontaliero nell’ambito dei diversi sistemi nazionali
– la garanzia di un livello ragionevole di assicurazione di qualità delle attività di volontariato
– l’assicurazione di un riconoscimento adeguato dei risultati apprenditivi derivanti dal volontariato
– l’erogazione di un sostegno mirato agli istruttori socioeducativi specializzati nei giovani (di norma denominati “operatori giovanili”) e ai giovani svantaggiati.

Questi sforzi saranno coadiuvati dai servizi Europass e Youthpass e dalla promozione del volontariato giovanile transeuropeo tra i datori di lavoro, le autorità e le istituzioni. La Commissione patrocinerà l’uso di questi strumenti e continuerà a sviluppare il portale Giovani volontari europei nell’ambito dell’attuale Portale europeo per i giovani.

Per saperne di più:

Commissione europea – Gioventù – Volontariato
Portale europeo per i giovani – Volontariato


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