Mondo

In Ecuador sono i più poveri a prendersi cura della comunità

La situazione è sfuggita di mano al Governo del Paese sudamericano. Il Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio (FEPP), con il quale da anni il Credito Cooperativo italiano porta avanti il programma Microfinanza Campesina sta promuovendo raccolte di prodotti agricoli da destinare alle famiglie dei quartieri più popolari delle città

di Marco Marcocci

I dati ufficiali dicono che in Ecuador i contagiati sono circa 7.300 ma, secondo altre fonti, il numero è di gran lunga maggiore così come il numero dei morti che è ben più alto dei 315 dichiarati ufficialmente alla vigilia di Pasqua.

Quello che è certo è che in Ecuador la situazione è sfuggita di mano al Governo che non è stato capace di intervenire efficacemente nemmeno all’inizio dell’emergenza.

La regione più colpita è quella di Guayas che costituisce il motore economico del paese latinoamericano ed in particolare la capitale della regione Guayaquil, la città più popolata dell’Ecuador dove sorge anche il più grande porto marittimo del paese.

I media ci offrono immagini raccapriccianti, dove si vedono cadaveri abbandonati per strada e talvolta bruciati, ospedali stracolmi di pazienti che respingono i malati che si presentano al pronto soccorso, defunti tenuti in casa perché non si riesce a seppellirli.

Delle ultime ore la notizia che vede i detenuti costruire le bare in legno per le famiglie più bisognose di Guayaquil.

Il Governo sta studiando una legge economica urgente nella quale sono previsti circa 650 milioni di dollari per la cittadinanza e una serie di misure per le imprese. Sono tre le fasi sulle quali si articolerà l’azione governativa, riportate nella dichiarazione del Ministro dell’Economia e delle Finanze pubblicata su “El Telégrafo”: resistencia, reactivación y recuperación.

Nel frattempo merita un plauso l’azione che sta svolgendo il Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio (FEPP), con il quale da anni il Credito Cooperativo italiano porta avanti in Ecuador il programma denominato Microfinanza Campesina, che è in prima linea nella lotta al Coronavirus.

In una situazione così drammatica il FEPP sta esprimendo ancora una volta, con atti concreti, la solidarietà e la cooperazione che lo ha de sempre contraddistinto.

Questa volta sono stati i meno fortunati ad aiutare chi, fino al giorno prima, stava meglio. Il FEPP sta infatti promuovendo tra i campesinos, che normalmente sono la gente più povera, continue raccolte di prodotti agricoli da destinare alle famiglie dei quartieri più popolari delle città, in particolare di Guayaquil, che adesso stanno peggio.

Sono molti i bellissimi esempi di solidarietà che vengono dal FEPP e tra questi la donazione agli ospedali che prestano servizi agli indigeni e ai campesinos di mascherine, camici, guanti e disinfettanti, tutte azioni finanziate con fondi istituzionali e con sottoscrizioni dei dipendenti.

Come ricorda Bepi Tonello, già direttore del FEPP, «l’Ecuador sta male e molte famiglie sentono la fame. La situazione della pandemia si aggrava giorno dopo giorno, ma il piccolo contributo che il FEPP sta dando soprattutto agli ultimi continuerà sempre con maggior vigore».


Nelle foto la raccolta di cibo per la popolazione povera della periferia di Guayaquil

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.