Mondo

In Cina fioriscono le associazioni

L’esperienza di Aifo nello Yunann.

di Emanuela Citterio

Sulle montagne remote del nord ovest della provincia dello Yunann, in Cina, esistono villaggi separati da tutti gli altri. Chi è stato colpito, in qualsiasi modo, dalla lebbra, è stato sospinto fin qui. A 4mila metri di altitudine è nata una società parallela, che si può raggiungere solo inerpicandosi per strade impervie e non asfaltate. In questi villaggi, che non rientrano nei piani di sviluppo ?normali? del governo, vivono gli ex lebbrosi. E con loro, i figli, e i figli dei loro figli. Nessuno può tornare a valle. Eppure anche in questo angolo remoto del gigante asiatico, la società cinese sta cambiando. “In questi ultimi anni è diventato più frequente il riconoscimento del governo dei movimenti della volontà popolare nati per migliorare la situazione”, dice Giovanni Gazzoli, medico dell?Aifo, una delle poche organizzazioni non governative straniere ammesse in Cina attraverso un accordo firmato nell?89 per progetti di cooperazione sociosanitaria. Nella provincia dello Yunann sostiene le attività di un movimento popolare nato a Canton che lotta per il reinserimento sociale degli ex lebbrosi. “Handa è stata costituita da un gruppo di professionisti locali”, racconta Gazzoli, “persone che hanno vissuto sulla propria pelle cosa significa perdere il lavoro ed essere marchiati per sempre a causa di questa malattia”. “Anche se può sembrare strano sentir parlare di società civile in Cina, Handa è un movimento popolare riconosciuto dal governo”, spiega Gazzoli. “Ma la lotta contro la lebbra non è sono una questione epidemiologica. Per questo nei villaggi appoggiamo le attività di sviluppo economico e sociale che questa associazione cinese sta portando avanti insieme alle comunità”.

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