Cultura
In Cilento i primi “cicloporti”
Un progetto pilota a cura di Legambiente Campania
di Redazione
Nascono i “cicloporti”. L’iniziativa, targata Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Legambiente Campania, promossa dal ministero dell’Ambiente nell’ambito del progetto “E…state nei parchi”, prevede quattro postazioni di bike sharing gratuito, per un totale di 24 biciclette, nei porti di di Acciaroli, Agnone, Casalvelino, S.Maria e S.Marco di Castellabate, per i turisti che alloggiano in strutture ricettive autorizzate.
Si tratta di una sorta di progetto pilota che andrà avanti fino al 30 settembre e che l’anno prossimo si trasformerà in una campagna nazionale di Legambiente che coinvolgerà i comuni costieri italiani, a sostegno della vacanza più sana e sostenibile che esista: quella in bicicletta. «Con questa iniziativa – commenta Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania – dimostriamo di potere competere a livello internazionale con gli altri segmenti del mercato del turismo ambientale, attraverso la valorizzazione di quei beni di cui i nostri territori sono ricchi: natura, storia, cultura, artigianato, paesaggio, arte, lavori e produzioni tradizionali e di qualità».
Nell’ambito del progetto “E…state nei parchi”, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e comune di Moio della Civitella organizzano campi di volontariato per ragazzi delle scuole medie, sulle tematiche della natura e della biodiversità. Ispirandosi al motto “Imparare giocando, tutelare conoscendo”, i campi sono destinati a 80 ragazzi di cui 40 provenienti dai comuni colpiti dal terremoto dell’Aquila ed altri 40 residenti nel Parco. Inoltre, Legambiente ha predisposto per i ragazzi che partecipano ai campi, percorsi di biologia marina nell’area protetta di S.Maria di Castellabate, per far conoscere, con il seawatching, il patrimonio di biodiversità del sito gestito dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. «Ringrazio il ministro Prestigiacomo – dichiara Amilcare Troiano, presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano – che ha voluto promuovere questo progetto per valorizzare le aree protette».
«Abbiamo fortemente creduto in questa iniziativa per promuovere e incentivare la mobilità sostenibile nell’area Parco – aggiunge Troiano – Vogliamo che l’uso della bici prosegua e si rafforzi di anno in anno e siamo convinti che questo progetto sperimentale, primo a livello nazionale, possa incentivare la mobilità sostenibile così come già avviene in tutti i Paesi europei». L’utilizzo della bicicletta soddisfa, secondo Troiano, «tre necessità: rispettare l’ambiente , offrire servizi di qualità ai fruitori del nostro territorio, porre le basi per incentivare la microccupazione
indirizzata alla gestione di servizi ecologicamente orientati».
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