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In che mondo vive Berlusconi?

di Redazione

Nella mia giovane esistenza di giornalista quasi sessantenne ho incontrato, nel corso dei decenni, un certo numero di esponenti politici, anche di alto livello. Ho stretto la mano a deputati, senatori, consiglieri regionali, presidenti della Repubblica e anche presidenti del Consiglio. Anche nella distanza politica da alcuni di essi non mi sono mai sentito in imbarazzo morale. La stretta di mano era possibile, era un segno di rispetto e di educazione. Cito alcuni nomi a memoria: Saragat, Pertini, Craxi, Andreotti, Martinazzoli, Formigoni, Maroni, Sacconi, Casini, D’Alema, Prodi, Napolitano. Li ho incontrati per lavoro, o in circostanze pubbliche di impegno sociale. Un attimo, uno sguardo, lo scambio di un sorriso, una stretta di mano. Senza mai provare vergogna.
Oggi mi sono domandato perché non ho mai incrociato Silvio Berlusconi. E mi sono subito detto: meno male. Sarei davvero in imbarazzo, in difficoltà. Quella mano non vorrei stringerla. Non l’ho incontrato perché viviamo sicuramente in mondi talmente diversi che è quasi impossibile che si sfiorino. Anch’io frequento i centri commerciali ma solo per fare la spesa, non per sondare il consenso popolare. Al Cepu non mi sono rivolto. Festini non ne organizzo. Non conosco Lele Mora, e neppure Emilio Fede. Non so. Le prostitute le vedo sui marciapiedi, mi fanno pena, con tutto il freddo di questi giorni. Ma non mi fermo a raccoglierle. E dunque mi sento disorientato moralmente.
Vorrei che nel mio Paese, l’Italia, ci fosse oggi una ribellione morale spontanea, forte, autentica, dirompente. Ci deve pur essere un limite oltre il quale la misura è talmente superata da imporre, di per sé, una sana e onesta indignazione collettiva. Non posso credere che siamo talmente anestetizzati o ipocriti da non riuscire più a distinguere almeno i confini essenziali della decenza. Non riesco a immaginare come ci si possa occupare di temi etici, di welfare, di famiglia, di diritti delle persone e dei cittadini, avendo un presidente del Consiglio così indegno moralmente. Spero che tutto questo finisca al più presto.

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