Famiglia

In casa Danone eccellenza. È l’ambiente

(a cura di Teodosio Daga)

di Redazione

Riprendiamo con il nuovo anno il rating socio ambientale realizzato da Avanzi Sri-Research per E&F. Ci sembra opportuno ricordare, in questo primo numero del 2004, che il borsino vuole offrire ai lettori solo un esempio di socially responsible investing, e che non si tratta, quindi, di «consigli per gli acquisti». Cogliamo l?occasione di ripercorrere, per chi non ci seguisse dall?inizio, l?iter con il quale giungiamo alla definizione del portafoglio utilizzando criteri finanziari, ambientali e sociali che determinano l?inclusione o l?esclusione di un determinato titolo. In breve, in un primo momento si selezionano azioni di società a capitalizzazione medio-grande quotate nei principali mercati europei e con un orizzonte temporale di investimento a tre/cinque anni. Quindi, vengono escluse a priori le imprese che realizzano parte del fatturato con forniture militari, produzione o vendita di armi, energia nucleare, superalcolici, tabacco, materiale pornografico, gioco d?azzardo, ospar e pops (due liste di sostanze tossiche), ogm (organismi geneticamente modificati). In una terza fase si valuta la performance ambientale e sociale delle imprese che hanno superato lo screening negativo; ovvero si studia l?attenzione nei confronti della comunità, i criteri di selezione dei fornitori, la struttura di governo d?impresa, i rapporti con i dipendenti, i rapporti con i clienti, gli aspetti di strategia e gestione ambientale. Al termine del processo, all?impresa viene assegnato un giudizio che esprime la rispondenza della stessa ai criteri rispetto ai quali la sua attività è stata analizzata; tale giudizio implica l?ammissione del titolo al portafoglio, l?ammissione con riserva o l?esclusione. Concludendo, l?ammissione del titolo nel portafoglio è il frutto di una valutazione che è nel contempo finanziaria ambientale e sociale Questo mese, sotto la lente sono finite due imprese del settore alimentare (Danone e Unilever), una del settore comunicazione (Reed Elsevier) e le italiane Luxottica e Mediobanca. Solo la francese Danone, che si è distinta per le buone pratiche di csr, con un picco di eccellenza nella gestione degli aspetti ambientali, ha superato l?esame di ammissione. Accettata con riserva l?Unilever, accusata di sfruttamento del lavoro minorile in India. Escluse: Mediobanca, poco interessata alla gestione dei rapporti con i propri stakeholder; Luxottica, che con oltre 37mila dipendenti, 6 impianti produttivi in Italia e uno in Cina, punti vendita in oltre 120 Paesi, è ormai esposta alle questioni di sostenibilità e consideriamo preoccupante la mancanza di trasparenza su queste tematiche. Infine, ammessa con riserva Reed Elsevier poiché alle dichiarazioni di principio non sempre sono seguiti programmi attuativi.


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