Non profit
In azienda. Il modello junior achievement
I nuovi volontari/ Racconta Antonio Fraccari, ingegnere, senior vice president di ABB Italia, tra le grandi imprese più attive sul fronte della csr
Racconta Antonio Fraccari, ingegnere, senior vice president di ABB Italia, tra le grandi imprese più attive sul fronte della csr: «A me è capitato qualcosa che mi è rimasto veramente impresso. Da due anni sono impegnato come volontario nel progetto internazionale Junior Achievement, che offre formazione economica e finanziaria agli studenti, dalle elementari alle superiori: ho fatto lezione ai ragazzi delle medie e dal prossimo anno sarò alle superiori. Qualche mese fa ero al telefono con un?importante azienda americana, che non posso citare, in una trattativa piuttosto difficile e conflittuale. Avevo visto su internet che il mio interlocutore era responsabile di Junior Achievement nello Stato del Connecticut, e l?ho accennato nel discorso: il tono della conversazione è completamente cambiato. Abbiamo chiuso l?accordo con successo, mi sento di dirlo, anche grazie all’affinità che avevamo scoperto».
Info: www.ja.org
In azienda/2. Dai computer all’Eritrea
Nicoletta Nicolai, responsabile Servizi professionali di Computer Associates Italia e irriducibile appassionata di non profit. La Nicolai ha trascorso una settimana, in ottobre, in Eritrea per seguire da vicino lo start up di un progetto finanziato da CA: la costruzione di alcune scuole in partnership con l?Unicef. «Il tempo si trova sempre, quando si crede in un?iniziativa. Io dirigo una squadra di quasi 90 persone, ho un ruolo di forte responsabilità e in più seguo i clienti, eppure sono riuscita ugualmente a fare questo viaggio. Anzi, credo che l?azienda mi abbia scelto proprio per la mia rappresentatività, per il fatto che sono ben visibile all?interno e presso gli stakeholder, oltre che per la mia sensibilità al sociale. Ho sperimentato personalmente quanto interesse e partecipazione susciti nei clienti il racconto della mia esperienza: è un modo potente di diffondere cultura della responsabilità sociale. Sarebbe molto utile dare al volontariato dei dipendenti una visibilità non casuale, ma programmata, ad esempio con eventi di comunicazione interna, aperti a fornitori e clienti, dove si rendicontano le attività».
Info: www.ca.com/it/
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