Cultura
In aula “irriducibili” Br rivendicano omicidio Biagi
È accaduto in Corte d'Assise a Roma. Tra i "rivendicanti", undici in tutto, anche alcuni esponenti storici come Barbara Balzerani
di Paolo Manzo
L’omicidio di Marco Biagi è stato rivendicato nell’aula bunker di Rebibbia dagli irriducibili delle Br. È accaduto in Corte d’Assise a Roma dove si sarebbe dovuta svolgere l’udienza del processo per l’uccisione del generale Hunt e la rapina in via Prati di Papa.
Fatti che risalgono all’87 in cui persero la vita due poliziotti. Due i documenti letti in aula da Michele Mazzei, uno degli unidici imputati: un primo documento ”autonomo in cui si rivendicava il delitto di Bologna” e un secondo di ”raccordo” con la rivendicazione giunta via e-mail dalle Br giovedì scorso.
A riferire come si sono svolti i fatti è Mariano Buratti, il legale di parte civile che difende la madre di uno dei poliziotti uccisi nell’87. Entra il presidente della Corte, Mario D’Andria, e uno degli undici imputati, Michele Mazzei, senza aver ottenuto il permesso, comincia a dare lettura del primo dei documenti di rivendicazione.
”Le parole dell’imputato -spiega Buratti, legale della madre del poliziotto Rolando Lanari- si mescolavano a quelle del presidente che stava facendo la ‘chiamata’, ma si è capito bene che il primo era un documento autonomo e l’altro un documento di raccordo con il testo delle Br giunto via e-mail in cui si è percepito a chiare lettere Rivendichiamo l’attacco contro Marco Biagi”.
Gli undici imputati, (Antonino Fosso, Fabio Ravalli, Maria Cappello, Stefano Minguzzi, Franco Grilli, Tiziana Cherubini, Flavia Lori, Vincenza Vaccaro, Michele Mazzei, Barbara Balzerani, Paolo Cassetta) al momento della lettura, erano tutti in gabbie separate.
”Ma al termine -spiega ancora il legale di parte civile- hanno chiesto di essere messi tutti insieme nella stessa gabbia”. La Corte se ne è andata dall’Aula addirittura prima che un secondo brigatista, Fabio Ravalli, finisse di terminare la lettura dell’altro documento.
”L’udienza -osserva ancora Buratti -non si sarebbe comunque svolta, visto che il presidente aveva preso la parola per rinviare l’udienza al prossimo 15 maggio per un lutto Non è la prima volta che questi militanti brigatisti fanno un gesto simile in Aula.
La rivendicazione ha, infatti, un precedente. ”Era accaduto anche lo scorso dicembre -ricorda il legale- quando, nell’ambito dello stesso processo, gli ‘irriducibili’ diedero lettura di un altro documento in cui appoggiavano l’omicidio di Massimo D’Antona”.
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