Non profit

In arrivo la sanatoria per le fondazioni

Chi e come può chiedere i fondi 2007 e 2008

di Redazione

L’estensione del 5 per mille è prevista per le «fondazioni riconosciute che senza scopo di lucro operano in via esclusiva o prevalente» nei settori previsti dalla normativa vigente. Vengono quindi prorogati al 30 giugno di quest’anno i termini per presentare le dichiarazioni sostitutive «per l’integrazione documentale delle domande presentate in via telematica, rispettivamente per l’esercizio finanziario 2007 e per quello 2008». Il via libera è arrivato con l’approvazione alla Camera del cosiddetto decreto Incentivi.Non c’è che dire, il 5 per mille fa ancora parlare di sé. Ecco due “storie” che insegnano qualcosa sull’attenzione della politica verso il non profit.
Prima storia. Si parte dal dl 40/2010, che è passato – in sede di conversione – dalla Camera al Senato con importanti novità proprio in questi giorni. Oltre all’affaire “tariffe postali”, è stato inserito il testo legislativo del 5 per mille 2010. Attenzione, non è un refuso; dico proprio che è stato previsto in un testo che andrà in GU a fine maggio del 2010 che nei primi mesi sempre del 2010 ci sarà il 5 per mille con annessi e connessi. Proprio quello – tanto per intenderci – che ha visto scadere l’iscrizione telematica lo scorso 7 maggio. In effetti, notammo già in sede di legge finanziaria che attribuire i soldi ad un provvedimento che non era stato promulgato, assomigliava tanto ad un pasticcio. Qualcuno se ne deve essere accorto e pertanto ha scritto il solito testo (copia / incolla delle passate edizioni) e ha fatto passare l’emendamento alla Camera.
In calce a questo provvedimento ex post, sono stati inseriti alcuni commi nei quali si dice che, per la seconda e terza edizione, le fondazioni sono riammesse e che dovranno solo presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà entro il 30 giugno. Ma di cosa stiamo parlando? Un po’ di storia. Per i 5 per mille 2007 e 2008, il legislatore ha pensato di fare un bel pasticcio: in un primo tempo ha detto che ammetteva solo le associazioni riconosciute (e non anche le fondazioni) per ragioni ad oggi oscure; qualcuno disse che non si volevano far entrare le fondazioni ex bancarie. Successivamente, dato che sembra che alcune fondazioni pur non essendo onlus facciano un gran bel lavoro (attività culturali, sociali ecc), si decise di metterci una toppa che – come potete immaginare – si rivelò peggiore del buco. Furono ammesse (a un anno e mezzo di distanza!) le sole fondazioni nazionali di carattere culturale. Da lì l’apoteosi dei ricorsi e delle contestazioni dalle Direzioni regionali delle Entrate in quanto molte fondazioni, pur non avendo carattere culturale, pensarono comunque di iscriversi, e i due ambiti soggettivi (nazionale e culturale) erano ben lungi dall’essere definiti.
Arrivati ai nostri giorni, dopo che un legislatore un po’ più assennato ammise la partecipazione dal 2009 delle fondazioni tout-court, gli onorevoli deputati sono stati presi dalla fregola di riammettere tutti quelli che fino a ieri non erano stati inseriti negli elenchi. In poche parole, quelle fondazioni che si erano iscritte telematicamente – e solo quelle – possono ora ben chiedere quanto era stato loro assegnato dai contribuenti nel 2007 e nel 2008.
Seconda storia. Alcune Regioni, ad oggi, non hanno ancora istituito il registro delle associazioni di promozione sociale, condannando chi ha i requisiti per iscriversi a detti registri a non poter accedere alle diverse agevolazioni, tra le quali il 5 per mille (a rieccolo).
Mi chiedo e dico: è mai possibile che a dieci anni di distanza dalla legge 383/00 ci siano amministrazioni pubbliche che non hanno ancora neppure dato una scorsa a quella legge e non hanno capito che promuovendo lo sviluppo dell’associazionismo a livello locale si promuove la socialità e la convivenza?

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it