Volontariato

In arrivo il passaporto europeo

Votata la risoluzione promossa dagli eurodeputati Ronzulli e Scurria

di Redazione

Il volontariato permette di acquisire competenze e conoscenze che dovrebbero servire alla ricerca di un posto di lavoro o a integrarsi in un particolare percorso formativo. In una risoluzione presentata dall’italiano Marco Scurria (Ppe) e adottata ieri con 603 voti a favore, 23 contro e 63 astensioni, gli eurodeputati sostengono la creazione di un “passaporto delle competenze” per facilitare il riconoscimento formale delle esperienze professionali in tutta l’Ue. I deputati chiedono inoltre un aumento dei fondi destinati alle attività di volontariato europee.

“L’adozione di questa risoluzione è molto importante perché, fino a pochi mesi fa, il volontariato era una specie di oggetto misterioso nell’Unione europea. In particolare, in tempi di crisi come questi, il volontariato ha avuto un significato speciale per il settore del non profit. Abbiamo voluto evidenziare il ruolo del volontariato nell’Unione europea”, ha affermato il relatore Marco Scurria, durante il dibattito in plenaria a Strasburgo.

 Il riconoscimento formale delle competenze acquisite durante le attività di volontariato può rappresentare un valore aggiunto per un cv e dovrebbe facilitare le scelte professionali dei giovani e la ricerca di un impiego, come affermano i deputati nel testo approvato. Il passaporto delle competenze potrebbe quindi diventare uno strumento essenziale nel percorso professionale o di formazione degli europei.

Le attività di volontariato nelle organizzazioni sportive, culturali, caritatevoli o altro contribuiscono inoltre a rafforzare la solidarietà e l’inclusione sociale. Attraverso la partecipazione a tali attività, le persone con disabilità o gli immigrati potrebbero ricevere un’adeguata assistenza educativa o finanziaria.

Il Parlamento esorta quindi le autorità nazionali, regionali e locali a garantire finanziamenti stabili e a fornire incentivi fiscali per le organizzazioni impegnate nel volontariato. I deputati chiedono di dare la priorità alle piccole organizzazioni con budget limitati e alle attività di volontariato transfrontaliere e di facilitare l’accesso ai programmi europei e ai finanziamenti. Infine, raccomandano la creazione di un portale europeo centralizzato per aiutare le organizzazioni di volontariato a diffondere informazioni, migliorare la cooperazione e scambiare le migliori pratiche ed esperienze.


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