Welfare

In 48 ore due suicidi e una morte per cause “da accertare”

I bilancio è un bollettino di guerra: da inizio anno nelle carceri italiane si sono tolti la vita 24 detenuti e 3 poliziotti

di Redazione

Da inizio anno nelle carceri italiane si sono tolti la vita 24 detenuti e 3 poliziotti, mentre altri 40 detenuti sono morti per cause “naturali” (ma in 17 casi sono state aperte inchieste, volte all’accertamento dei fatti): nel complesso le “vittime” del sistema penitenziario sono state 67.

Dal 2000 ad oggi nelle carceri italiane sono morti 1.800 detenuti, di cui 650 per suicidio. Nello stesso periodo di tempo si sono uccisi anche 87 poliziotti penitenziari, 1 direttore di istituto (Armida Miserere, nel 2003 a Sulmona) e 1 dirigente regionale (Paolino Quattrone, nel 2010 a Cosenza).

Ieri
Vincenzo Lemmo, 48 anni, in attesa del processo di appello nel carcere Lorusso e Cotugno di Torino, si impicca alle sbarre della cella. È il terzo detenuto che si toglie la vita da inizio mese: il 5 maggio nell’Opg di Aversa si è ucciso il 33enne Salvatore Pepe, mentre ancora a Torino il 6 maggio si è impiccato Luciano B., di 62 anni. Giuseppe Ledda, 42 anni, Ispettore di Polizia penitenziaria, in servizio al carcere di Viterbo, entra in stanza per cambiarsi e si spara un colpo con l’arma di ordinanza. È il terzo poliziotto penitenziario che si uccide da inizio anno: il 9 aprile Ruggero Porta, 42enne, Assistente Capo in servizio alla Casa Reclusione di Mamone Lodè (Nu) si suicida con la pistola in dotazione e il 12 aprile l’Assistente Capo Antonio Parisi, 39 anni, in servizio alla Casa Circondariale di Caltagirone, si impicca a un albero sul tragitto per recarsi al lavoro.

 

L’altro ieri
Enrico Brera, 53 anni, detenuto nel carcere di Porto Azzurro, viene ritrovato cadavere nella sua cella. Era da poco rientrato da un permesso premio. Un decesso al momento misterioso: anche se i primi accertamenti farebbero pensare a un malore, il magistrato ha disposto l’autopsia.

 

2010 anno più “nero” per le carceri italiane: “record” storici di decessi (191) e tentati suicidi (1.134)
I detenuti suicidi sono stati 63 (secondo i dati forniti da “Ufficio per l’attività ispettiva e del controllo” del Dap, che si allegano), mentre il nostro Osservatorio ne ha contati 66: la differenza è spiegabile con il fatto che il Dap non tiene conto dei detenuti che, ritrovati ancora in vita, muoiono durante il trasporto all’ospedale o dopo il ricovero. Nel 2010 si sono tolti la vita anche 7 poliziotti penitenziari e il Provveditore alle carceri della Calabria, Paolino Quattrone, mentre i detenuti morti per motivi diversi dal suicidio (malattia, overdose, cause “non accertate”) sono stati ben 117. Complessivamente, quindi, nel 2010 le “vittime” del sistema carcerario italiano sono state 188 (180 detenuti e 8 operatori penitenziari), più i 3 detenuti (suicidi) morti dopo il ricovero in ospedale: 37 anni la loro età media, 52 erano stranieri, 14 donne. Si tratta del numero più alto di decessi mai registrato nella storia delle carceri italiane.

Sempre nel 2010 i tentati suicidi tra i detenuti sono stati 1.134 (altro record storico), gli atti di autolesionismo (tagli, ingestione sostanze tossiche, cucitura labbra, etc.) 5.603, gli scioperi della fame (e/o della sete) individuali 6.082, le risse 37, le colluttazioni 1.530, i ferimenti dolosi 509, gli infortuni… “accidentali” 3.217, le aggressioni nei confronti di agenti 561, gli isolamenti per motivi disciplinari 111.

 

2011: dati sugli “eventi critici” in linea con l’anno precedente, aumentano le risse tra detenuti
Da inizio anno nelle carceri italiane si sono tolti la vita 24 detenuti e 3 poliziotti, mentre altri 40 detenuti sono morti per cause “naturali” (in 17 casi sono state aperte inchieste, volte all’accertamento dei fatti): nel complesso le “vittime” del sistema penitenziario sono state 67. Rispetto al 2010 si è abbassata l’età media dei morti (35 anni contro 37), mentre la frequenza media dei decessi (0,51 al giorno contro 0,53) è pressoché invariata e rimane superiore alla media del decennio (0,45 al giorno).

I tentati suicidi tra i detenuti sono stati 337, gli atti di autolesionismo 1.858, gli scioperi della fame (e/o della sete) individuali 1.964, le risse 17, le colluttazioni 508, i ferimenti dolosi 139, gli infortuni “accidentali” 1.133, le aggressioni nei confronti di agenti 174, gli isolamenti per motivi disciplinari 67.

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