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Imu, il non profit “misto” per ora non paga
Troppa confusione nelle norme, e poco tempo per fare calcoli: così le Finanze stabiliscono che gli enti non commerciali che posseggono immobili a "utilizzo misto", commerciale e non, possono aspettare l'anno prossimo per versare la rata Imu di giugno
Una boccata d'ossigeno per le organizzazioni senza scopo di lucro che possiedono immobili a utilizzazione “mista” (commerciale e non): potranno versare la rata Imu dovuta a giugno insieme all'acconto per il 2014, dovuto a dicembre. La decisione è stata presa dal ministero delle Finanze, che ha emanato a tal proposito una Risoluzione (la n° 7/Df, potete scaricarla in allegato) in cui si chiarisce che gli enti non commerciali che si trovano in questa situazione devono calcolare comunque la prima rata Imu con gli stessi criteri dello scorso anno, ma hanno qualche mese di tempo per versarla.
Quanto ai criteri di calcolo, il ministero ricorda che occorre determinare la quota da pagare“come migliore stima possibile alla luce degli utilizzi prospettici (commerciali, istituzionali e promiscui) degli immobili”, tenendo quindi presente che nel 2013 è entrato in scena il meccanismo secondo cui l’imposta va versata solo per le “porzioni” a uso commerciale (articolo 5, Dm 200/2012). Ancora, la stessa prima tranche 2014 andrà pagata nella misura del 50% dell'imposta relativa al 2013, così come determinata definitivamente sulla base dei dati indicati nei bilanci relativi al medesimo anno.
Per approfondire: un articolo di fiscooggi.it
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