Sostenibilità
Imputata CO2 alla sbarra
Il riscaldamento dell'atmosfera è tutta colpa dell'uomo? Per il climatologo Antonio Navarra ci sono forti sospetti...
di Chiara Sirna
Il cadavere c?è, l?indiziato anche, ora si tratta di capire se sono coinvolti altri complici. In altre parole, uscendo dal piano metaforico del giallo poliziesco e entrando invece in quello propriamente scientifico, il fisico Antonio Navarra intende dire che «se è quasi certo che il surriscaldamento della terra sia dovuto a emissioni di CO2, non è da escludere nemmeno una variabilità naturale della temperatura. Solo il tempo potrà dare risposte definitive».
Ecomondo: Quello del 2005 è stato l?ottobre più caldo in assoluto da quando esistono tecnologie scientificamente valide per la misurazione delle temperature. Secondo lei è un segnale preoccupante?
Antonio Navarra: Sì e no. Può essere un riscaldamento dovuto all?aumento della concentrazione di CO2 nell?atmosfera, così come una variazione naturale. È un po? come misurare l?altezza di un bambino mentre salta sul materasso. Se non sta mai fermo è difficile. Per il clima è la stessa cosa. Bisogna metterlo in prospettiva. Negli ultimi 15 anni si è registrato un trend di crescita della temperatura, circa mezzo grado in più. Però non sappiamo quale sia stato l?andamento da mille anni a questa parte: con le misurazioni possiamo andare indietro al massimo di 200 anni. Non possiamo escludere la probabilità che si tratti di un caso ciclico.
Ecomondo: Ma è corretto dire che la CO2 è tra le maggiori cause?
Navarra: Questo assolutamente sì. Il livello di CO2 è il più alto degli ultimi 600mila anni e di fatto fa da termostato del pianeta perché regola la temperatura del suolo. Al momento mancano spiegazioni alternative al surriscaldamento terrestre. È come dire che abbiamo il cadavere e l?indiziato, però la pistola ancora fumante è sola vicino al corpo del morto. Non ci sono le prove per dare l?ergastolo. Continuando a immettere anidride carbonica in atmosfera anche le probabilità di picchi di crescita ininterrotta della temperatura saranno maggiori. A quel punto la causa sarebbe inconfutabile, ma bisogna aspettare per dirlo.
Ecomondo: La comunità scientifica concorda nel dire che il surriscaldamento della terra è dovuto all?attività umana. Non dovrebbe esserci accordo anche sulle misure da adottare?
Navarra: Continuando a bruciare i combustibili fossili a ritmo attuale, la concentrazione di CO2 diventerà altissima e di fatto ci troveremo con un pianeta diverso. La terra è in grado di riciclare naturalmente il 20% dell?anidride carbonica che stiamo immettendo, il che vuol dire che per arrivare a stabilizzarla su livelli assorbibili dovremo ridurne la produzione almeno del 50-60%. È un cambiamento radicale, da avviare a piccoli passi.
Ecomondo: Qualche esempio?
Navarra: Dobbiamo creare energia a emissioni ridotte attraverso fonti rinnovabili e stoccare CO2 in modo geologico, producendo idrogeno che può essere poi bruciato in modo pulito.
Ecomondo: Le opposizioni degli Usa al Protocollo di Kyoto avranno conseguenze significative sul futuro dei cambiamenti climatici?
Navarra: Senza coinvolgere Usa, ma anche India e Cina nel Protocollo, non andremo da nessuna parte. Le produzioni di anidride carbonica in questi paesi stanno crescendo a dismisura.
Ecomondo: Quali sono le conseguenze più rischiose sull?ambiente e sull?uomo?
Navarra: Gli ecosistemi più marginali sono certamente i più danneggiati, mi riferisco alla tundra ai bordi dell?Artico e alla riduzione dei ghiacciai artici. In Europa, invece, stiamo già vivendo l?anticipo della primavera e dell?estate e dunque il cambiamento dei cicli stagionali di fioritura delle piante. L?ondata di caldo del 2003 nel Mediterraneo rischia di diventare una costante, con la conseguenza di precipitazioni violente, inondazioni, uragani tropicali più intensi e più numerosi. Infine l?effetto più evidente è lo stravolgimento del ciclo delle acque: il regime dei fiumi è dettato dallo scioglimento delle nevi, se cambia avremo problemi di navigazione e di approvvigionamento idrico.
Un fisico col pallino del clima
Antonio Navarra, fisico, è dirigente di ricerca all?Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. I suoi interessi scientifici si concentrano sull?investigazione dei meccanismi dinamici che regolano il clima su scala globale. Ha pubblicato diversi libri, tra cui El Niño. Realtà e leggende del fenomeno climatico del secolo (Avverbi, 1997), Le previsioni del tempo (Il Saggiatore, 1996) e Il Clima (Laterza, 2000) con Andrea Pinchera.
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