Sviluppo sostenibile

L’impronta carbonica senza più segreti

Una piattaforma digitale aiuterà le piccole e medie imprese a calcolare le proprie emissioni e definire i piani di transizione energetica. La mette a disposizione il gruppo Bper per accompagnare le aziende. Le norme europee sul reporting di sostenibilità (come la Csrd) e le attese dei mercati richiedono un impegno anche dei “grandi” attori

di Nicola Varcasia

L’obiettivo finale è uno, ma si raggiunge in cinque passi. Misurare l’impatto sull’ambiente dell’emissione di gas effetto serra (la famosa impronta carbonica, o carbon footprint). Darsi un obiettivo di riduzione delle emissioni in linea con gli standard internazionali. Pianificare interventi di miglioramento per ridurre consumi ed emissioni. Ancora: preventivare gli investimenti in termini tecnici, economici e di sostenibilità e, quinto, identificare fornitori in grado di realizzare gli interventi necessari.

Doppia direzione


Sono le azioni messe in campo dalla piattaforma digitale Target net zero, creata dalla società di ingegneria Blue foundation per conto del gruppo bancario Bper. Lo scopo è quello di affiancare e supportare gli imprenditori delle piccole e medie aziende impegnati nel processo di transizione energetica. Un impegno che considera due facce della stessa medaglia il corretto adempimento alle nuove normative nazionali ed europee e la possibilità di presentarsi al mercato con profili di sostenibilità competitivi. In pratica, la piattaforma, messa a punto sulle esigenze concrete di un campione di clienti, è in grado di fornire alle aziende un kit di strumenti per calcolare le proprie emissioni, supportandole nella redazione del proprio piano di transizione energetica.

Parametri

Le soluzioni proposte, spiega l’istituto di credito in una nota, prendono in considerazione numerosi aspetti, quali il settore di operatività, la dimensione dell’azienda, la localizzazione dei siti produttivi e le fonti energetiche adottate, generando una mappa di investimenti che individua un percorso fattibile. Questa iniziativa vuol dunque essere d’aiuto alle imprese di piccole e medie dimensioni che, sebbene non ancora direttamente coinvolte dalle nuove direttive europee in termini di rendicontazione della sostenibilità, hanno la necessità di conoscerle e di prepararsi, anche e soprattutto in quanto fornitrici di grandi società che, invece, sono alle prese con questi cambiamenti: «La recente direttiva europea Corporate sustainability reporting directive – Csrd, recepita dal nostro ordinamento, stabilisce obblighi precisi ai quali le aziende devono attenersi. Per questo per noi è importante essere tempestivi nel fornire il supporto necessario alle imprese per adeguarsi alle normative, ma anche per presentarsi al mercato con profili di sostenibilità adeguati e apprezzati da clienti e controparti», ha dichiarato in proposito Stefano Vittorio Kuhn, chief retail & commercial bank officer di Bper.

Foto in apertura di Rafael Garcin da Unsplash

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