Politica

IMPRESE. Un ddl per accelerare i pagamenti

Agci contro i ritardi nei pagamenti da parte del pubblico

di Maurizio Regosa

È stato presentato un disegno di legge per regolamentare la cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione per imprese sociali, Onlus e piccole e medie imprese. Il Ddl è iniziativa dei senatori Salvo Fleres e Bruno Alicata. «Ai firmatari», si legge in una nota dell’Agci, «va il particolare, profondo ringraziamento del presidente Rosario Altieri a nome di tutta l’Agci – che ha promosso, accompagnato e vivamente sostenuto questo intervento – per aver fatto propria la causa dell’Associazione e, insieme, di tante Pmi in difficoltà».

«Si apre così la strada», prosegue il comunicato, «ad una concreta e – com’è auspicabile – quanto più possibile rapida risoluzione del noto problema, sempre più gravoso ed oneroso, dei ritardi di pagamento che, soprattutto nell’attuale fase in cui le crescenti difficoltà di accesso al credito rendono ancor più cogente la puntualità dei debitori nell’onorare gli impegni assunti, rischia di compromettere ulteriormente, talvolta in maniera irreparabile, l’esistenza stessa di molte società, cooperative e no».

«Il disegno di legge», commenta l’Agci, «è finalizzato, nello specifico, a sanare situazioni di irregolarità nei versamenti contributivi, previdenziali ed assicurativi, esistenti in capo alle imprese che dimostrino di avere costi del personale dipendente in misura superiore al 60% dei propri costi complessivi, riconoscendo alle medesime la facoltà di adempiere alle predette obbligazioni mediante la cessione, parziale o totale, dei crediti – certi, liquidi ed esigibili – vantati verso la Pubblica Amministrazione per prestazioni di servizio già eseguite, secondo le modalità che verranno successivamente stabilite con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze: ciò eviterebbe, innanzitutto, la chiusura di imprese che presentano una situazione patrimoniale in ordine e consentirebbe, in secondo luogo, la salvaguardia dell’interesse generale alla conservazione dei livelli occupazionali».

 

 

 

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